Viterbo, morti sospette nella casa di cura
di Gradoli: chiesta riesumazione cadaveri

Una vista di Gradoli
Una vista di Gradoli
Giovedì 24 Aprile 2014, 12:28 - Ultimo agg. 26 Aprile, 16:15
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Ospizio lager di Gradoli: si aperta ieri davanti al gup Salvatore Fanti con la richiesta di ben otto riesumazioni l'udienza preliminare per le presunte morti sospette di anziani e pazienti psichiatrici, ospitati - secondo l'accusa - in condizioni disumane presso la casa di riposo “Il Fiordaliso”.



Cinque gli imputati: si tratta dei titolari della struttura, il noto imprenditore umbro del settore Franco Brillo, con i figli Maurizio e Federico; il medico di base orvietano Ugo Gioiosi; e la neuropsichiatra Lucia Chiocchi, responsabile del Dipartimento di salute mentale della Asl 7 di Siena.



Terribili le accuse contestate dal pubblico ministero Franco Pacifici, secondo il quale ben otto persone sarebbero morte a causa dei maltrattamenti subiti nella struttura, nata per ospitare persone autosufficienti, ma che in realt operava come una Rsa, senza averne i requisiti, tanto che il Comune di Gradoli, tra il 2009 e il 2010, ne ordin per ben due volte inutilmente la chiusura.



Gli ospiti, anziani non autosufficienti e pazienti psichiatrici anche di giovane et, sarebbero stati tenuti in locali non idonei, privi di riscaldamento, nutriti con cibi in scatola o scadenti, curati con medicinali guasti, con un'inadeguata assistenza sanitaria. In tre casi, inoltre, la direzione avrebbe ottenuto una delega sui conti delle vittime, prelevando somme non dovute per oltre 20mila euro.



Tra i reati ipotizzati l'appropriazione indebita, la circonvenzione e l'abbandono di incapaci causandone la morte. Ma i difensori dei Brillo e di Gioiosi, Remigio Sicilia e Sergio Finetti, non ci stanno e ieri hanno chiesto che i propri assistiti vengano giudicati col rito abbreviato condizionato a una consulenza tecnica che stabilisca le cause della morte, specificando che ci avvenga attraverso l'osservazione diretta dei cadaveri, ovvero l'autopsia sui corpi delle presunte vittime, tumulate ormai anche da pi di cinque anni.



Il gup scioglier la riserva il prossimo 23 luglio.
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