La bolletta raddoppia in un mese: 12mila euro. Il supermercato: «Così è impossibile, lo Stato intervenga»

La bolletta raddoppia in un mese: 12mila euro. Il supermercato: «Così è impossibile, lo Stato intervenga»
di Simone Lupino
Giovedì 22 Settembre 2022, 05:25 - Ultimo agg. 19:48
3 Minuti di Lettura

Da un mese all’altro la bolletta del supermercato “Gran Risparmio” di Montefiascone è schizzata alle stelle. “Siamo passati da un totale di 5.300 euro riferito a giugno, che era già due volte di più rispetto a quanto pagavamo in media nel 2020, a 11.600 euro per il mese di luglio. Una botta incredibile. Tanto è vero che all’inizio abbiamo pensato a un errore. Invece era proprio così. Quella di agosto è stata ancora più alta: oltre 13mila euro”, dicono Roberto Marenghi e il padre Ottavio mentre provano a dare una misura di ciò che stano subendo a causa dei rincari energetici. “Ci sentiamo soli e impotenti”. Chiedono “un intervento drastico da parte dello Stato che riporti le bollette a un costo sostenibile. Non risolvono niente le rate e non basta il credito d’imposta al 30%, serve almeno una quota del 50% sul totale della spesa energetica”.

Quella dei Marenghi è una attività storica a Montefiascone, che si tramanda di padre in figlio da quattro generazioni: “E vorremmo continuare così anche in futuro, se ce lo permettono”. Il primo negozio è stato aperto nel 1902 da Vincenzo Marenghi. “Era un emporio che vendeva di tutto: dalla brillantina alle corde, fino alla polvere da sparo”, racconta Ottavio. Oggi è un supermercato 4.0 con etichette computerizzate e spesa ordinabile on line. Conta altri due punti vendita: un altro in centro a Montefiascone e uno a Bagnoregio. Se ne occupano i fratelli di Roberto: Alessandro ed Eleonora. In dipendenti sono 20: “Una famiglia allargata”.

Per provare a risparmiare i Marenghi hanno fatto di tutto: installato tende che trattengono l’aria fredda davanti al banco frutta, luci a led, vetri per chiudere i pozzetti che contengono la pasta fresca e i salumi. "Ad agosto abbiamo spento pure l'aria condizionata".

Non è bastato. “Quando abbiamo visto i primi rincari abbiamo deciso di realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto, un investimento di 70 mila euro. Ma se i costi energetici continuano a salire, a che serve? Ora stiamo valutando se mettere un generatore a gasolio, prendendolo in affitto”. Anche chiudere per un periodo in attesa che la tempesta si plachi, sarebbe un suicidio. “Non facciamo mattonelle. Si tratterebbe di buttare 300-400mila euro di merce”. E di licenziare qualche dipendente non ci pensano proprio: "Non abbiamo mai mandato a casa nessuno. E sarebbe comunque controproducente, perché poi dovremmo ridurre i servizi”.

I Marenghi lavorano da mesi rimettendoci. “I prodotti sono aumentati tutti alla fonte: l’olio per friggere che ci costava 1,87 ora lo prendiamo a 3,07; la pasta è passata da 54 a 80 centesimi, ma alcuni marchi fanno anche di più; la mozzarella da banco da 5,30 a 8,70 euro al chilo. Mentre la percentuale del nostro guadagno invece è la stessa. La clientela è anche cresciuta, però spende meno". Ciò che entra se lo mangia tutto la bolletta. “La prospettiva per questo inverno? Riscaldamento spento e un maglione in più”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA