Le origini degli etruschi a Vulci, ecco l'antica urna cineraria del IX secolo a.C.

Le origini degli etruschi a Vulci, ecco l'antica urna cineraria del IX secolo a.C.
di Marco Feliziani
Venerdì 29 Luglio 2022, 07:10 - Ultimo agg. 19:07
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I fondatori di Vulci, i primi uomini che si sono insediati in una delle quattro metropoli etrusche dell’Etruria meridionale. È questo l’oggetto di studio che ha portato agli studiosi i primi risultati nella campagna di scavo avviata alla necropoli Poggio delle Urne, all’entrata del parco naturalistico e archeologico di Vulci.

Gli archeologi stanno scavando in questa area, grande per ora quanto un campo da basket. In questo mese già sono state rinvenute 88 sepolture a pozzetto e a fossa. Dal loro interno sono venuti alla luce oggetti di particolare rilevanza storica e archeologica come fibule in bronzo e oro, spade e lance in ferro e gioielli in pasta vitrea e ambra, oltre a vasi e urne cinerarie. La scoperta particolare di ieri tratta di un’urna cineraria a capanna, riproducente una casa dell’epoca in miniatura risalente al IX secolo a.C., appartenuta a un personaggio probabilmente importante dei fondatori di Vulci. Un reperto che sarà poi trasferito presso il laboratorio di restauro di Fondazione Vulci a Montalto.

Lo scavo è diretto da Vincenzo Ercole dell’Università D’Annunzio di Chieti in collaborazione con Francesco di Gennaro già soprintendente del Ministero, da Simona Carosi della Soprintendenza di Viterbo e dellEtruria meridionale, dal direttore scientifico di Fondazione Vulci Carlo Casi e Wilma Bassilissi dell’Istiuto centrale per il restauro di Roma. «Ci auguriamo di trovare dagli scavi delle situazioni intatte - ha detto l’archeologo Carlo Casi - che ci possano portare a ricostruire la storia di questi individui che sono stati qui sepolti, ma solo grazie all’individuazione di contesti integri. L’intento del lavoro - conclude Casi - è quello di completare la storia generale sella società di Vulci».

Da lunedì, invece, continuerà lo scavo accanto al Tempio Grande all’interno della città etrusco-romana.

Per gli studiosi è di interesse riportare alla luce un tempio che risale tra il VI e inizio V secolo a.C. Lo scavo è effettuato dall’università di Friburgo in Germania con la direzione della dottoressa Mariachiara Franceschini e il dottor Paolo Pasieka. L’intervento di scavo terminerà il 3 settembre e riprenderà il prossimo anno. «Stiamo mettendo in luce l’intero perimetro del tempio - spiegano - che conosciamo dalle prospezioni geomagnetiche che abbiamo fatto nel 2020, per poi cercare di comprendere la relazione dell’area sacra all’interno del tessuto urbano e le fasi di formazione e monumentalizzazione della città antica».


 

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