Morì precipitando nel dirupo col trattore, sfilano i testimoni

Aula tribunale
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Sabato 1 Maggio 2021, 06:35
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Morì precipitando nel dirupo col trattore, sfilano i testimoni.
Ieri pomeriggio sono comparsi davanti al giudice Silvia Mattei gli ultimi testi della pubblica accusa e quelli della difesa. 
A processo l’imprenditore Dante Presciutti, difeso dall’avvocato Roberto Massatani e il dipendente Zakir Mahmudov assistito dall’avvocato Samuele De Santis, entrambi sono accusati di omicidio colposo e violazione delle norme sul lavoro.
Presciutti, secondo l’accusa, aveva ingaggiato dei prestanome a capo dell’azienda ma di fatto avrebbe continuato a dirigere. Un’ipotesi che sarebbe stata confermata dalle testimonianze di ieri mattina. A raccontare i contatti dell’imputati sono stati infatti gli operai che lavoravano per la Agripò.
Il 19 giugno 2019 l’operaio Dimitru Botan, mentre lavorava al taglio del bosco, perse la vita località Piangoli a Soriano nel Cimino mentre era al lavoro su una trattrice agricola. Il mezzo su cui si trovava, probabilmente a causa della forte delle pendenza della zona, si ribaltò su un costone. Il giovane operaio morì schiacciato dal trattore. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Paolo Auriemma e dal sostituto Stefano D’Arma e condotte dai carabinieri di Soriano nel Cimino insieme al Nil e al servizio Spresal della Asl, hanno permesso di ricostruire non solo l’incidente ma anche tutto l’assetto societario che ha portato Presciutti a utilizzare prestanomi per continuare a gestire la sua cooperativa.
A raccontare la tragedia di quasi due anni fa i colleghi di lavoro della giovane vittima e i carabinieri del Nil, che si precipitarono sul posto.
«Il trattore si è ribaltato decine di volte. La cabina era completamente deformata: tra il sedile e la griglia erano rimasti solo 15 centimetri», hanno spiegato gli ispettori del lavoro.
«L’infortunio mortale - ha detto ancora l’ispettore - è avvenuto nel bosco di Acquaspasa. Al primo sopralluogo è stato difficile raggiungere, anche a piedi, il luogo dell’incidente per quanto era scosceso il terreno».
Con gli ultimi testimoni si conclude la parte istruttoria del processo.

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