Natale senza barriere architettoniche per Luca a Montalto e Stella a Viterbo. «Qualcosa si sta muovendo»

Natale senza barriere architettoniche per Luca a Montalto e Stella a Viterbo. «Qualcosa si sta muovendo»
di Simone Lupino
Lunedì 28 Novembre 2022, 05:15 - Ultimo agg. 29 Novembre, 13:58
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Luca e Stella vivranno un Natale un po’ più sereno. Per lui, 47enne invalido che non può camminare, in arrivo il montascale che gli consentirà di non stare tutto il giorno chiuso in casa al secondo e ultimo piano di un palazzo Ater a Montalto di Castro. Lei invece, 52enne malata di sclerosi multipla residente in un condominio a Viterbo, ha visto ripartire i lavori fermi da oltre un anno per l’installazione dell'ascensore, divenuto nel frattempo sempre più indispensabile.
“Luca ha saputo del montascale ed è contento”, dicono il papà Giulio e la mamma Margherita. Venerdì scorso una ditta inviata dall’Ater si è presentata a Montalto per prendere le misure e per preparare un preventivo per l’esecuzione dei lavori. L’uomo, gravemente invalido, dal 16 novembre si trova ricoverato in ospedale, "ma chiede sempre aggiornamenti", spiegano i genitori. “Io devo uscire”, disse al Messaggero Luca, che vuole sentirsi libero di incontrare gli amici al bar o di andare al mare, anche se avrà bisogno sempre di una persona accanto. La famiglia, supportata dal Sicet (Sindacato inquilini e territorio) con il segretario provinciale Marco Proietti e la delegata Antonietta Cantella, si dice soddisfatta della sinergia messa in campo da Comune di Montalto e Ater e attende fiduciosa gli sviluppi. Per Natale Luca forse non avrà ancora il montascale pronto, ma la strada imboccata sembra quella giusta.
“Sarà un Natale un po’ meno pensieroso”, commenta da Viterbo Stella, sulla sedia a rotelle, che aveva raccontato al Messaggero i disagi causati da quel cantiere fermo. Con lei c’era la mamma Augusta: “Mia figlia si è aggravata, non può attendere ancora”. Insieme vivono in un palazzo con appartamenti privati e alloggi pubblici. L’aggiornamento: “Da qualche giorno gli operai sono tornati al lavoro. Ancora c’è da fare molto, ma vedere che qualcosa si muove ti dà comunque una tranquillità emotiva in più. Ringrazio chi si è interessato al mio caso. Ma penso anche agli anziani qui o alle mamme con passeggino a cui l'ascensore farebbe comodo”.
Affianco a Stella c’è Fabio Barzellotti della Cisl, sindacato che sta per aprire uno sportello disabili: “Sarà un servizio a supporto dei più fragili che vuole dialogare con le istituzioni. Storie come quella di Stella e di Luca purtroppo non sono isolate. Nostro obiettivo è ascoltare i problemi di tutti e cercare di trovare insieme una soluzione”.

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