Aice Sisto di Orte, una promessa nel salto a ostacoli

Aice Sisto di Orte, una promessa nel salto a ostacoli
Giovedì 22 Luglio 2021, 10:46 - Ultimo agg. 20:28
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Il salto a ostacoli viterbese si colora di rosa. Tra le emergenti c'è Alice Sisto, studentessa di Orte con una passione per i cavalli nata all'età di 4 anni vedendo il film Disney Spirit: cavallo selvaggio. Poi a 6 ha iniziato a praticare equitazione e oggi è una potenziale nuova stella di questa disciplina.

E' allenata da poco più di un anno da Gianluca Quondam, tra i migliori istruttori italiana nel centro ippico Regno Verde, di Narni. Nel 2020 Alice si è laureata campione d'Italia di salto ostacoli in sella a Di Biasi, nella categoria Young rider ad Arezzo: un podio che l'ha lanciata nel panorama nazionale dell'equitazione.«Per ora racconta Sisto è stato il momento più bello della mia breve carriera. Chiaro che ora punto a qualcosa di più importante». In precedenza l'amazzone aveva partecipato a diverse gare nazionali vincendone cinque, piazzandoci sempre nelle altre in buone posizioni e qualificandosi i per la finale italiana del Progetto sport a Cattolica.

Ha le idee molto chiare sul futuro.

«I miei obiettivi- dice lei - sono quello di distinguermi in un concorso internazionale, a cui parteciperò tra qualche settimana, riuscire a partecipare a Fiera cavalli a Verona in rappresentanza della squadra dell'Umbria. Guardo con attenzione anche al concorso di Piazza di Siena: dovevo esserci anche quest'anno, ma un lieve infortunio del mio cavallo me lo ha impedito, ma sarebbe una bella esperienza. Non a caso punto anche a conseguire la patente di secondo grado per partecipare alle categorie Gran premio (altezza ostacoli 145/150) ed essere pronta per affrontare un campionato assoluto» .

Alice, che frequenta il liceo scientifico Besta a Orte, in questi anni ha avuto sempre il supporto della famiglia. «Tutto ciò non sarebbe stato possibile ha concluso - senza l'aiuto dei miei genitori, del mio istruttore che ha creduto in me da subito e del mio immenso cavallo, Di Biasi, che sarà sempre un fuoriclasse»

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