Rapina alla gioielleria Bracci, arriva il giorno di Giuseppe Trovato e Antonio Loria

Tribunale di Viterbo
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Lunedì 6 Settembre 2021, 06:30 - Ultimo agg. 17:32
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Rapina alla gioielleria Bracci, arriva il giorno di Giuseppe Trovato e Antonio Loria. Il boss di mafia viterbese e il noto ristoratore del capoluogo sono accusati di essere stati la mente del colpo messo a segno il 14 marzo 2018. Domani, martedì 7 settembre, compariranno davanti al gup del Tribunale di Viterbo per l’udienza preliminare.

Quel 14 marzo di quasi tre anni fa, quattro malviventi entrarono nel negozio di preziosi di via del Corso gioielli poco dopo le 13. Armi in pugno, legarono i dipendenti e portarlo via gioielli e denaro. Uno dei rapinatori si ferì, con un colpo accidentale, a un mano. E poi fuggirono a tutta velocità. Le forze dell’ordine li rintracciarono poco dopo in una casa a Montalto di Castro. Gli esecutori della rapina sono stati già condannati. A Ignazio Salone ed Elena Grancea sono stati inflitti, rispettivamente, otto anni e 8 mesi e a 5 anni e 4 mesi. A Stefan Grancea invece 11anni e mezzo di carcere, confermati anche in Cassazione. I nomi di Giuseppe Trovato e Antonia Loria sono invece arrivati solo di recente, a due anni di distanza dalla rapina.

Le indagini della Procura, infatti, non si sono fermate nel momento in cui sono stati presi gli esecutori.

Secondo quanto accertato il colpo sarebbe stato pianificato nei minimi dettagli dal boss di mafia viterbese al telefono proprio con Loria. A fare il nome del ristoratore, invece, sarebbe stato Ignazio Salone uno dei tre rapinatori con la pistola in mano. A ricondurre le indagini su Trovato sarebbero stati i carabinieri del Nucleo investigativo di Viterbo. Trovato in quel periodo era sotto “osservazione” e intercettato telefonicamente per l’operazione Erostrato. Durante alcune conversazioni gli investigatori lo avrebbero sentito parlare in codice del colpo alla gioielleria Bracci.

I due nuovi nomi, Trovato e Loria, avrebbero avuto ruoli di spicco. Trovato, il mandante, avrebbe fornito alloggi e mezzi per scappare e poi avrebbe monetizzato i preziosi rubati. Loria invece sarebbe stato il basista. Tutto perfetto, a parte il fatto, che i carabinieri ascoltavano ogni parola. Loria risponde anche di spaccio.

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