Assaltarono portavalori sulla superstrada, al via il processo all’unico imputato che ha scelto il rito ordinario.
L’uomo, cinquantenne romano ex guardia giurata, è accusato di rapina, ricettazione e detenzione illegittima di armi.
Nel pomeriggio del primo febbraio 2016, un furgone portavalori della Securpol Group, diretto a Fiumicino, mentre era in procinto di imboccare la rampa di uscita dalla Superstrada in località Cinelli, venne affiancato e bloccato da tre uomini armati di pistole e fucili travisati a bordo di una Bmw Station Wagon. Sotto la minaccia delle armi e dopo aver sistemato un ordigno, risultato poi finto, sul parabrezza anteriore del portavalori, intimarono alle due guardie di scorta di aprire il mezzo.
Le due guardie furono disarmate e mentre una fu fatta inginocchiare davanti al mezzo, l’altra fu costretta a disattivare i sistemi di difesa passiva e aprire la cassaforte.
Quel giorno i rapinatori lasciarono anche dei profili genetici. Profili che, a distanza di più di 4 anni, li hanno portati davanti ai magistrati. Il processo, iniziato ieri mattina davanti al collegio, è per il capo della presunta banda. Gli altri due hanno già chiuso i conti con la giustizia scegliendo riti alternativi. E potrebbero essere chiamati come testimoni.
Parte civile l’agente della Securpol che quel giorno era alla guida del mezzo blindato. Il processo entrerà nel vivo il 15 settembre.