Minacce al sindaco Sgarbi e al vice Di Mauro, risarcimento di 5mila euro: «Per campagna contro l'odio in politica»

Minacce al sindaco Sgarbi e al vice Di Mauro, risarcimento di 5mila euro: «Per campagna contro l'odio in politica»
di Simone Lupino
Mercoledì 3 Agosto 2022, 05:50 - Ultimo agg. 17:31
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Un “risarcimento” di 5.183,20 euro, tramite il Ministero dell’Interno, per le intimidazioni subite dall’amministrazione guidata da Vittorio Sgarbi lo scorso anno, quando si registrarono, tra l'altro, minacce di morte al sindaco e al vice sindaco, Lillo Di Mauro, quest’ultimo oggetto anche di insulti omofobi.

C’è anche il Comune di Sutri nell’elenco dei 443 Comuni italiani destinatari per il 2022 dei finanziamenti del Fondo per la promozione della legalità, una misura riservata agli enti locali dove chi gestisce la cosa pubblica è finito sotto tiro. Le risorse a disposizione – cinque milioni di euro - sono state ripartite con un decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 luglio. Due i parametri: la popolazione residente e il numero di atti intimidatori rilevati nel report 2021 stilato dalla Direzione centrale della Polizia criminale. Per Sutri si fa riferimento a un episodio, anche se fuori da questa statistica quelli raccontati dalle cronache sono molto più numerosi.

“Mi sembra un segnale importante di attenzione - spiega Vittorio Sgarbi al Messaggero -. Io sono sotto protezione da anni, ho un agente di scorta che mi segue negli spostamenti. Conosco bene il rito delle minacce per telefono o per le vie cartacce. Quasi ci si abitua. Quando il messaggio minatorio arrivò a Lillo (Di Mauro, ndr) se ne parlò allora con la prefettura e con il ministero dell’Interno, che, in attesa che le indagini andavano avanti, pensarono di dare un segnale di attenzione.

Cosa si cela dietro questi atti? Sono il segno di una intolleranza per tutto ciò che muta o cambia le abitudini, i vantaggi e i privilegi”. L’aspetto più inquietante è che “non si capisce mai la misura di violenza che può derivare da queste lettere, se il tono violentissimo sia soltanto nelle parole, e quindi finisce tutto lì, oppure..”

Di Mauro ha appreso la notizia “con positiva meraviglia”. “Non ci aspettavamo una cosa del genere – dice al Messaggero -. E’ positivo che il ministero dell’Interno ponga attenzione ai problemi che un amministratore può vivere nello svolgimento delle sue funzione e dell’attività all’interno di un Comune”. Il vice sindaco, invece, si dice amareggiato perché la denuncia che sporse subito dopo quei fatti - riferisce lui - non ha prodotto esiti.
I fondi ministeriali possono essere usati per l’adozione “di iniziative per la promozione della legalità, nonché di misure di ristoro del patrimonio dell'ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione”.

”Di sicuro li spenderemo per iniziative pubbliche - aggiunge Di Mauro -. Magari anche per la pubblicazione di brochure che spieghino in maniera sintetica il ruolo e le funzioni che svolge un amministratore, l’educazione civica, la sana critica e la sana contrapposizione politica. Che non deve mai scadere nelle offese personali”.

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