Meno furti, ma più rapine: il bilancio del 2020 dei carabinieri

Il comandante Andrea Antonazzo
Il comandante Andrea Antonazzo
di Maria Letizia Riganelli
Venerdì 18 Dicembre 2020, 09:54
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Meno furti, più rapine. Meno incidenti stradali ma più maltrattamenti in famiglia e più frodi informatiche.
L’anno del Covid cambia il volto anche dei delitti.  Dei delitti, delle abitudini dei cittadini e del lavoro delle forze dell’ordine. 

«Il 2020 sta per chiudersi. L’anno è stato segnato dall’emergenza sanitaria e dall’esigenza di contenere la diffusione del Covid e ha visto i carabinieri della provincia di Viterbo - ha spiegato il comandante Andrea Antonazzo durante la conferenza stampa di fine anno - impegnati a garantire il rispetto delle disposizioni. E’ stato un lavoro difficile e per alcuni casi nuovo. A malincuore, sono state elevate 1668 contravvenzioni a persone e 40 ad attività commerciali, numero alto in assoluto ma da mettere in collegamento con oltre 135mila persone controllate nei servizi di pattugliamento con un aumento di 20mila rispetto allo scorso anno».

I carabinieri, durante la pandemia, non sono solamente corsi dietro a cittadini indisciplinati, ma sono stati parte attiva della macchina organizzativa. «Proprio a questo proposito - ha detto ancora il comandante Antonazzo - la sinergia e l’ottimo livello delle collaborazioni istituzionali con polizia, finanzia, vigili del fuoco, Asl, Università, 118 e Comuni, sotto la guida del prefetto Giovanni Bruno, ha sicuramente inciso, almeno nella prima fase, alla resilienza della provincia nei confronti del virus. Banco di prova per noi è stata la gestione della Casa dello studente, i cui contagi sono arrivati quando la nostra organizzazione era ancora acerba, ci ha consentito di maturare una significativa esperienza». I militari dell’Arma in questo caso hanno affiancato la direzione proprio nel momento in cui era esploso il focolaio. 

Il lavoro più duro però è stato quello del 112. Le chiamate al numero di emergenza dei carabinieri, nel mese di marzo hanno subito una vertiginosa impennata, sono state 78.672, a fronte delle 59.764 dell’anno precedente. 
Due i ricci: quello di marzo e quello di agosto. «A marzo ci chiedevano principalmente informazioni - ha spiegato - ad agosto invece segnalavano assembramenti».

Ad aumentare rispetto allo scorso 2019 sono stati due reati: le frodi informatiche e le rapine. «Le prime si spiegano facilmente - ha continuato - stando a casa si compra online e si rischia maggiormente di incappare in una frode».

Le seconde, le rapine, sono più complesse. Tra i delitti che hanno subito un calo drastico ci sono i furti, passati da 3.158 a 1.753, quelli in abitazione da 621 a 400. Le rapine sono 36 ed erano 30, quelle in abitazione 13 erano 3. Le ultime proprio nell’ultimo mese. «Le rapine e i furti - ha detto ancora - sono in cima ai nostri pensieri, sono crimini odori e invasivi».

All’appello non manca, ovviamente, la violenza di genere. L’attività si è concentrata su 80 casi, di cui 31 maltrattamenti, 25 violenze sessuali (28 nel 2019). Accertati anche 23 casi di stalking, tra i quali 2 di revenge porn. «L’anno non è ancora terminato - ha concluso - stiamo entrando negli ultimi cruciali giorni di festa. Le disposizioni che saranno emano hanno un fine, evitare la diffusione del virus, spero che i cittadini le leggano in quest’ottica. So che è brutto passare il Natale lontano dai cari ma quest’anno non si può e non si deve».

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