Centro estetico a luci rosse, un ventenne: «Prima il massaggio poi la prestazione sessuale»

Aula di Tribunale
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Giovedì 4 Marzo 2021, 06:45 - Ultimo agg. 20:59
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«Ho pagato prima il massaggio normale e poi la prestazione sessuale. La ragazza, vestita con un abitino da sera, mi ha masturbato». Un 26enne acconta in aula la sua esperienza a luci rosse nel centro “estetico” di Viterbo gestito da una quarantenne cinese. L’imprenditrice del “benessere” è oggi alla sbarra per favoreggiamento della prostituzione.

Ieri mattina il processo è, ufficialmente, iniziato dopo diversi stop dovuti a testimoni reticenti. I clienti che un tempo frequentavano il centro, sembrerebbe che non vogliano venire a testimoniare. Solo un ragazzo è riuscito a trovare il coraggio e si è presentato davanti al collegio del Tribunale di Viterbo. E non senza imbarazzo ha raccontato la sua unica esperienza. 

«Sono andato con un amico - ha affermato - sapevo del centro perché è vicino casa mia e ho immaginato cosa accadeva. Sono entrato e c’era una donna all’ingresso. Ho pagato il mio massaggio e sono andato in cabina». Il testimone all'epoca aveva appena 20 anni. In cabina dopo il massaggio convenzionale ha pagato altre 30 euro per una massaggio speciale. «Ho dato per scontato che lo facessero».

A settembre 2016 i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Viterbo avviarono un’attività d’indagine relativa a un centro massaggi, gestito a Viterbo da una donna di origine cinese. Nel corso delle investigazioni sarebbe emerso in maniera chiara che le prestazioni del centro erano pubblicizzate sia con volantini e manifesti sia con inserzioni pubblicate su portali internet e contenevano allusioni a prestazioni di carattere sessuale.

I militari hanno eseguito numerosi servizi di osservazione nelle vicinanze del centro massaggi constatando un via vai di clienti, alcuni dei quali sarebbero stati fermati all’uscita e interrogati.

Gli stessi che oggi si rifiutano di entrare nell’aula di Tribunale per testimoniare. Da loro si sarebbe appreso che effettivamente all’interno del centro in questione venivano praticate prestazioni sessuali a pagamento. Nella prossima udienza i testimoni arriveranno accompagnati dai militari. Il Tribunale ha deciso per l’accompagnamento coattivo.

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