Nel capoluogo il solstizio d’estate (lunedì 21 giugno) nel segno di Dante grazie alle celebrazioni del settimo centenario dalla morte del “sommo poeta” ideate e coordinate dal Touring Club italiano col patrocinio del Comune. Alle 19,30 alla sorgente del Bullicame (la cosiddetta “callara”) incontro di “Letture e musiche” in collaborazione con il Liceo di scienze umane, musicale e coreutico “Santa Rosa”.
«Un gruppo di studenti – spiega Vincenzo Ceniti, console Tci - preparato dai docenti responsabili della biblioteca scolastica, curerà la presentazione e la lettura di passi tratti dal XII e XIV canto dell’Inferno. Voci recitanti di Rebecca Antonaci, Giorgio Formica, Giovanni Pesci e Dario Crespo Sanz guidate dai professori Maura Oroni, Luca Schiavio, Roberta Sottani, Elisa di Maio e Patrizia Conti».
Il Bullicame è uno dei luoghi topici del Viterbese che compaiono nella Commedia, utilizzato (Inferno, XIV, 76-81), per descrivere il paesaggio terrificante del Flegetonte: «Quale del Bulicame esce il ruscello/ Che parton poi tra lor le peccatrici,/ tal per la rena giù sen giva quello. /Lo fondo suo ed ambo le pendici/ Fatte eran pietra, e i margini da lato/ per ch’io m’accorsi che ’l passo era lici».
«Da qui l’invito – dice Ceniti - a uno degli ultimi “cardari” di Viterbo, Mario Matteucci, che custodisce gelosamente in alcune cantine del Paradosso utensili e oggetti utilizzati per la lavorazione della canapa. Ci parlerà dei segreti di questa antica tradizione che vedeva impegnate molte famiglie soprattutto di Pianoscarano». I brani musicali, intercalati dalle varie letture, sono state affidati a tre formazioni guidate dal maestro Donato Cambò.
«Nell’occasione – conclude il console - verrà scoperta una targa del Comune di Viterbo, su interessamento del Tci, a ricordo della ricorrenza, collocata sulla stele di pietra eretta un secolo fa, nel 1921, dai soci Touring Club di allora”.