Giro di spaccio a Pratogiardino scoperto grazie alla “soffiata” di una badante. E’ iniziato ieri mattina il processo, davanti al collegio del Tribunale di Viterbo, a un ragazzo nordafricano arrestato a inizio 2018 per spaccio a minori.
A condurre le indagini su di lui fu proprio una badante straniera che ogni pomeriggio portava a passeggio nel parco cittadino il suo assistito. «A settembre 2017 - ha spiegato il carabiniere che ha seguito le indagini - abbiamo ricevuto la telefona di una donna che voleva segnalare movimenti strani a Pratogiardino. Ci disse che ogni pomeriggio c’erano ragazzi giovanissimi che andavano a comprare droga da alcuni stranieri. Ci indicò anche i punti precisi dello spaccio: vicino alla pista da pattinaggio e accanto a un albero centrale del parco».
Ricevuta la segnalazione i carabinieri lo stesso pomeriggio si recarono a Pratogiardino in borghese per un servizio di osservazione. «Effettivamente tutto quello che la donna ci aveva raccontato, trovava conferma. Proprio vicino alla pista di pattinaggio - ha detto ancora - abbiamo potuto vedere alcuni ragazzini che andavano da alcuni africani e dopo un breve scambio tornava verso l’uscita. Così li abbiamo fermati. Avevamo comprato un grammo di marijuana».
I giovanissimi dopo essere stati identificati sono stati anche ascoltati. «Alcuni ci hanno spiegato come funzionava e dato altri riscontri - ha spiegato ancora il militare -, così abbiamo fatto altri servizi all’interno del parco pubblico.
Tra il 2017 e il 2018, grazie a diverse operazioni delle forze dell’ordine, finirono agli arresti 11 persone. Tutte per spaccio. Quattro invece i ragazzi denunciati. I principali acquirenti erano giovanissimi viterbesi che andavano lì per comprare pochi grammi di hashish e marijuana. La droga spesso veniva nascosta tra le siepi del parco, in modo da non essere ricondotta agli spacciatori in caso di retate. E nel corso del 2018 di retate ce ne sono state diverse, organizzate dai carabinieri e dalla polizia che ogni giorno arrivavano e stazionavano nel parco proprio per scovare spacciatori e fermare lo spaccio ai minori.
Si torna in aula il 5 luglio.