Hotel e B&b verso il sold-out per Pasqua nella Tuscia

Veduta di Viterbo, dall'interno del cortile di Palazzo dei Priori
Veduta di Viterbo, dall'interno del cortile di Palazzo dei Priori
di Diego Galli
Sabato 9 Aprile 2022, 06:20 - Ultimo agg. 10 Aprile, 20:28
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Alberghi e altre strutture di accoglienza turistica già pieni al 70-80%. Sono queste le stime dichiarate da Luca Balletti, presidente di Federalberghi. A contribuire, anche le buone previsioni metereologiche e la voglia di tornare alla normalità, ormai assente da molto tempo. “Per il momento ci sono degli ottimi presupposti – spiega Balletti -  anche se, ovviamente, siamo ancora molto lontani dai numeri pre-pandemia. La sensazione, nonostante tutto, è positiva, soprattutto per i ponti e l’estate in arrivo”.

Ancora una volta, tuttavia, la Tuscia dovrà puntare su un turismo locale, al massimo europeo. “Purtroppo, anche chi vuole viaggiare è frenato dai pesanti rincari di energia e carburante – continua il presidente di Federalberghi – per questo prevediamo che la maggior parte dei turisti in arrivo saranno italiani ed europei. Per il ritorno di visitatori ancora più lontani, dovremo attendere ancora un po’. I luoghi turistici della Tuscia, tuttavia, sono molto gettonati potendo vantare ampi spazi, paesi non affollati e grandi meraviglie paesaggistico/naturali, ancora tra le preferite”.

Ragionamento diverso per la situazione economica della filiera turistico-alberghiera, tutt’altro che rosea. “Attualmente – continua – il settore sta vivendo una situazione ancora molto pesante. Usciamo da due anni di sofferenza che ci hanno messo con le spalle al muro e i rincari sopraccitati ci colpiscono in prima persona”. Anche per queste ragioni, il presidente di Federalberghi rinnova le proposte avanzate al governo, una richiesta di aiuto per limitare i danni e dare respiro agli albergatori. “Ci servono aiuti per quanto riguarda la liquidità, i mutui e le moratorie sui prestiti – conclude – siamo alla continua ricerca delle risorse necessarie per la copertura dei costi fissi, sempre più pensanti.

Anche sul Pnrr abbiamo ancora molte perplessità poiché temiamo che si tratterà solo di briciole rispetto alle aspettative di un settore tutt’altro che fuori dalla crisi”.

Dello stesso parere, per quanto riguarda il trend positivo delle prenotazioni, è anche Valter Labate, dei B&B Associati Viterbo. "Per quello che ci riguarda, andiamo verso un sold-out quasi completo dei posti a disposizione, una ventata di ossigeno dopo un lungo periodo di difficoltà di vario genere. Abbiamo riscontrato, con estremo piacere, anche un ottimo aumento dei pellegrini provenienti dalla via Francigena, con numeri superiori anche al periodo pre-covid". A preoccupare, tuttavia, resta lo spettro del turismo "mordi e fuggi". "Viterbo e la Tuscia in generale, restano delle mete colme di ricchezze ma ancora poco conosciute - conclude - dovremmo impegnarci nel migliorare la promozione poiché sono ancora troppi i turisti che giungono nel nostro territorio per la prima volta, quasi per caso e restano sbalorditi da tutte le bellezze che possediamo. Scoprono troppo tardi che uno o due giorni sono decisamente troppo pochi per visitare tutte le location che ci circondano".

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