Meteo, il maltempo colpisce il litorale: «La mareggiata si è mangiata 4 metri di spiaggia»

Meteo, il maltempo colpisce il litorale: «La mareggiata si è mangiata 4 metri di spiaggia»
Giovedì 31 Dicembre 2020, 08:59 - Ultimo agg. 17:04
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Tra i due e i quattro metri di spiaggia erosa. È il bilancio ancora provvisorio della violenta mareggiata che ha colpito il litorale di Tarquinia a partire dalla notte di domenica e andata avanti a ondate fino alla tarda mattinata di ieri. Danni limitati alle strutture balneari ma la situazione dell'arenile, senza un intervento di ripascimento strutturale da 15 anni, preoccupa.

 «Per avere un quadro chiaro della situazione dovremo aspettare i prossimi giorni - spiega Fabio Jacopucci dello stabilimento Gradinoro -. Il mare ancora non si è ritirato del tutto ma quello che vediamo non fa ben sperare». Oltre al lungomare, particolarmente colpita è stata l'area delle saline, attenzionata dal Ministero dell’Ambiente e dalle Regione con un finanziamento di circa 2milioni e 600mila euro per la lotta l’erosione, per la quale nelle settimane scorse era stato lanciato l'allarme.

Allarme che ora si accende per la prossima stagione estiva, quella in cui dovrebbero mancare ancora gli stranieri ma che le prime proiezioni sottolineano come potrebbe replicare quella dei record appena chiusa. «C’è rammarico, tanto rammarico di nuovo – dice Marco Marzi di Assotur – per quanto semplicemente poteva esser fatto per provare almeno a eliminare i danni».

Il riferimento è al divieto di alzare dune di sabbia protettive che molti stabilimenti richiedono già dallo scorso inverno senza trovare l’appoggio dell’amministrazione comunale e di cui si era parlato l’ultima volta nei primi giorni di ottobre.

L’ipotesi progettuale avanzata dai geologi era stata quella di attingere dai depositi di sabbia sui fondali in una quantità inferiori ai venti metri cubi per metro lineare andando così in deroga al decreto ministeriale e creare dei depositi sulla spiaggia da distribuire sull’arenile. Nessuna movimentazione della sabbia già presente ma un reintegro con materiale prelevato in mare.

Un progetto che ha già avuto autorizzazione nella zona di Latina e che ha bisogno semplicemente di un nulla osta regionale ma sul quale il sindaco Alessandro Giulivi non sembra disposto a cedere. «Non sono io che devo autorizzare la creazione delle dune.  C’è una legge regionale che stabilisce il mondo in cui devono essere fatte le barriere. Qualche stabilimento lo ha fatto e vedo che funzionano – spiega - Bisogna ripartire da un consorzio tra operatori, non ci sono altre soluzioni perché il mare non indietreggia, il mare avanza».

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