Viterbo: «Quel rave è illegale, ora intervenga lo Stato». Ma la festa va avanti

Viterbo: «Quel rave è illegale, ora intervenga lo Stato». Ma la festa va avanti
Viterbo: «Quel rave è illegale, ora intervenga lo Stato». Ma la festa va avanti
di Marco Feliziani e Enzo Vitale
Mercoledì 18 Agosto 2021, 07:38
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C'è il timore che il rave party non autorizzato sulle sponde del lago di Mezzano a Valentano possa diventare un cluster di casi di Covid senza precedenti. Si parla di grandi numeri: circa 10mila giovani provenienti da tutta Europa che dal 13 agosto si sono insediati in una zona di interesse comunitario per la grande valenza naturalistica e che rischia di essere seriamente compromessa. Una maggiore preoccupazione c'è l'ha il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti sia dal punto di vista turistico, ambientale e sanitario.

«La preoccupazione è legata ovviamente ai contagi da Covid dice il primo cittadino- dal fatto che ci sono migliaia di persone provenienti da tutta Europa senza che nessuno adoperi la minima precauzione.

Se non si interviene in maniera netta le ripercussioni sull'abitato circostante saranno sempre più marcate. C'è stato già l'abbandono da parte degli ospiti di un agriturismo della zona - aggiunge Bigiotti - e ci sono casi di furti. A un contadino della zona è stato rubato il pickup ritrovato poi tutto rotto a bordo strada oltre il confine con la Toscana». Quello in cui il rave si sta svolgendo «è un fondo agricolo chiaramente non attrezzato per un evento di questa portata continua il primo cittadino -. Abbiamo già registrato un decesso e due ragazzi finiti in coma etilico di cui uno parrebbe anche positivo al Covid».

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Gridano allo stop dell'evento anche i sindaci dei comuni toscani e viterbesi. «Musica ad alto volume nel cuore della notte dicono - ed è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori. Chiediamo una maggiore attenzione e un profondo impegno anche da parte della prefettura di Grosseto per gestire questa situazione». Al momento non è stato raggiunto un accordo tra gli organizzatori del rave e le forze dell'ordine per una imminente chiusura della manifestazione che potrebbe perdurare fino a domenica. Sul posto una consistente presenza di carabinieri, Guardia di finanza e reparti mobili della Polizia di Stato che hanno identificato numerosissimi giovani. Chi esce dall'area evento non rientra più e i nuovi arrivi vengono bloccati qualche chilometro prima.

 

«Uno scempio di queste dimensioni non può rimanere impunito - commenta Mauro Rotelli, deputato Fratelli d'Italia -. Un'oasi naturale completamente stravolta, la fuga dagli agriturismi e l'illegalità diffusa. Ho incontrato prima Piero Camilli, Roberto e Fabrizio Camilli, presso le strutture ricettive, da cui sono scappati i turisti, con disdette fino a fine agosto. Poi in Comune a Valentano per portare sostegno al sindaco Stefano Bigiotti». Solidarietà ai sindaci arriva anche da Forza Italia. Una delegazione, composta dal commissario provinciale Andrea Di Sorte, dal vicesindaco di San Lorenzo Nuovo Fabrizio Ricci e da Paolo Manzi, ieri si è recata a Valentano per incontrare il sindaco Stefano Bigiotti.

«Abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza al sindaco - spiega Di Sorte - e portare la solidarietà di Forza Italia alla comunità che gravita intorno alla zona del rave e che sta vivendo giornate di forte tensione e paura». «La speranza è che la Sagra dell'illegalità che è in atto in una delle zone più belle e incontaminate dell'alto Lazio - prosegue il commissario provinciale - si risolva quanto prima. Confidiamo nel lavoro delle autorità e ci auguriamo che i sindaci, sui quali gravità la problematica, siano assistiti in questa fase delicata e soprattutto in quella successiva, quando la conta dei danni sarà un fatto oggettivo che non potrà ricadere sulle spalle di questo territorio».

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