Rifiuti da Roma, la discarica ha 600mila tonnellate di autonomia. «Qui c'è, nelle altre province no»

Rifiuti da Roma, la discarica ha 600mila tonnellate di autonomia. «Qui c'è, nelle altre province no»
di Massimo Chiaravalli
Martedì 13 Aprile 2021, 06:55 - Ultimo agg. 18:38
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Abbiamo 6-7 anni di autonomia, «ma queste volumetrie non le recupereremo più». Per l’amministratore delegato di Ecologia Viterbo, Pierpaolo Lombardi, Viterbo «è la dimostrazione che la soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti è un’impiantistica completa. Le altre province devono avere il coraggio e l’intelligenza di realizzare una discarica». Come quella che gestisce la società in località Le Fornaci, che fino al 20 aprile accoglierà oltre 400 tonnellate al giorno di “monnezza” in più, oltre alle 200 strutturali delle provincia di Viterbo e Rieti.

La nuova ordinanza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, impone da ieri l’arrivo di altre 100, in aggiunta alle 320 già previste da qualche giorno. Cambia molto, per la discarica locale? «Nulla, dal punto di vista della logistica». Quanto è sostenibile una portata da oltre 600? «Non devo essere io a dirlo – spiega Lombardi - ma il punto è trovare al più presto una discarica per la Regione Lazio. E soprattutto per il Comune di Roma. Il problema non ce lo abbiamo adesso perché disponiamo di volumetrie. Ce lo avremo però tra 6-7 anni, quando saranno finite e dovremo realizzare una nuova discarica».

Questo è dunque il lasso di vita restante in località Le Fornaci, se si resta solo con i rifiuti di Viterbo e Rieti. «Abbiamo 600 mila tonnellate residue: in media ne accettiamo 80 mila l’anno, più o meno, non considerando le ordinanze di emergenza. In questo modo andremo avanti per i prossimi 6-7 anni. E’ ovvio che se questa condizione durerà un anno, toglieremo almeno 6 mesi di autonomia futura.

Ecco perché dico che non abbiamo un immediato problema, ma ce lo avremo. Sono comunque volumetrie che togliamo e non recupereremo più».

La Regione ha assicurato anche Ecologia Viterbo sulla transitorietà della situazione. Sul fronte dello smaltimento dei rifiuti, «le province di Viterbo e Rieti hanno una situazione virtuosa nel Lazio – continua l’ad di Ecologia Viterbo - per via di un sistema impiantistico quasi completo. Manca il termovalorizzatore, è vero, ma hanno la discarica. Il problema sono le altre province, che non avendo un’impiantistica completa devono appoggiarsi per forza qui». La città dei Papi «è la dimostrazione che la soluzione è proprio questa. Le altre provincia devono cominciare a pensare a capire che è necessario averla». Tanto è vero che questo territorio «in emergenza non c’è mai andato, né ha chiesto aiuto ad altri. Frosinone aveva un’impiantistica completa fino al mese scorso. Con la chiusura della discarica di Roccasecca si è aggiunta alle altre».

Secondo Lombardi c’è una via obbligata: «Voglio essere chiarissimo: le altre provincie devono trovare una discarica. Se hanno l’intelligenza e il coraggio di aprirla sul loro territorio, avranno risolto il problema, come ha fatto Viterbo. Altrimenti si va in emergenza. Poi è ovvio che nessuno spera di aver bisogno di nuove, ma sono uno strumento di transizione verso l’economia circolare futura, per arrivare a scarti zero. Altrimenti – conclude - non c’è speranza».

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