Scorie nucleari, Fulco Pratesi fondatore del Wwf: «Qui meraviglie ambientali che vanno tutelate»

Scorie nucleari, Fulco Pratesi fondatore del Wwf: «Qui meraviglie ambientali che vanno tutelate»
di Ugo Baldi
Domenica 10 Gennaio 2021, 11:16 - Ultimo agg. 19:12
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Scorie nucleari nella Tuscia: «Sono molto preoccupato». A dirlo è Fulco Pratesi, fondatore del Wwf Italia, che ha realizzato insieme alla famiglia un oasi a Corchiano gestita con le regole del biologico, che fa parte del Bio distretto della via Amerina e delle Forre.

Corchiano è uno dei paesi candidati ad ospitate insieme e Gallese e Vignanello, un sito di scorie radioattive di centodieci ettari più quaranta di parco tecnologico. «Secondo me- ha sottolineato l'ex parlamentare dei Verdi- si tratta di una ipotesi da non perseguire. E' stata scelta un'area, che è monumento naturale della Regione Lazio, dove convivono delle meraviglie ambientali e agricole che vanno assolutamente tutelate e che sono state preservate, rese vivibili, dalla gente del posto che ama la propria terra e che grazie ad un grande impegno ha migliorato il paesaggio e tutelato l'ambiente. Di questi autentici tesori ne hanno beneficiato tutte le comunità, che già sono ricche di tradizioni e civiltà. Per questi motivi dico che, si tratta di una scelta sbagliata, che oltretutto penalizza un' intera provincia poiché sono stati individuati anche altri siti alternativi».

Per Pratesi è importante coinvolgere anche le persone che vivono sui territori interessati dall'ipotesi che possono arrivare delle scorie radioattive.« Occorre sempre avere molta cautela- ha detto ancora - ma per fare certe scelte, è necessaria la massima trasparenza, la partecipazione delle popolazioni, degli enti locali e il consenso. Senza quest'ultimo non si può costruire nulla».

L'autore di Energia nucleare- La morte pulita è amareggiato, poiché rischia di trovarsi dietro casa ciò che ha combattuto da sempre. «Nel 1973 col Wwf Italia iniziammo, per primi, la battaglia contro le centrali nucleari ricorda- a distanza di anni mi ritrovo ad affrontare i problemi legati a questa pericolosa tecnologia che era stata bocciata con un referendum.

Il pensiero che questo fantastico territorio della mia infanzia possa essere investito da una così ingombrante e discussa struttura non mi fa veramente dormire la notte».

Intanto ieri a Corchiano si è svolto un Consiglio comunale straordinario aperto a cui hanno partecipato in streaming i tredici sindaci del Biodistretto, il presidente Famiano Crucianelli, molte associazioni, il consigliere regionale Enrico Panunzi, il presidente della Provincia, Pietro Nocchi.

La parola d'ordine è stata quella di fare fronte comune contro l'ipotesi del sito che possa ospitare le scorie radioattive e ribadito a gran voce la contrarietà. «Ognuno deve dare il proprio contributo con osservazioni mirate- ha detto Nocchi -e dobbiamo mandare segnali di fiducia alle nostra gente».

Il prossimo appuntamento è stato fissato per lunedì in Provincia. «Apriremo una discussione -dice il vice sindaco di Corchiano Pietro Piergentili- con tutti gli enti istituzionali coinvolti e i portato di interesse come il Biodistretto, il Wwf, la Coldiretti, i comitati della salute e le associazioni locali, per la costituzione di un fronte comune per evitare questa proposta oscena»

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