Scuole superiori, per il presidente della Provincia «il 14 si poteva riaprire ovunque»

La sede centrale dell'Orioli di Viterbo
La sede centrale dell'Orioli di Viterbo
Mercoledì 16 Settembre 2020, 06:20 - Ultimo agg. 18:01
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“Da giugno abbiamo lavorato perché la scuola superiore riaprisse regolarmente. Per la Provincia, i ragazzi della Tuscia sarebbero potuti rientrare sui banchi il 14. Anche a Viterbo”. Il presidente di Palazzo Gentili, Pietro Nocchi, fa il punto sull’avvio dell’anno 2020/2021 e il bilancio è positivo. “Ha funzionato tutto bene. Certo, mancano ancora alcuni docenti e collaboratori, come accade sempre. Un’assenza che in tempo di Covid pesa di più ma ribadisco che negli istituti superiori riaperti non abbiamo riscontrato problemi”, rivendica. 

La scuola batte il Covid: manca il personale ma la riapertura è un successo

Eppure, a Viterbo, Orte, Tarquinia tutto rinviato al 24 o al 28. Ma Nocchi non entra nel merito: “Non è questo il momento di fare polemiche o politica sulle scuole né di puntare il dito. La Provincia – ribadisce – ha dimostrato che lavorando insieme si raggiungono i risultati e a goderne sono i cittadini. I fatti parlano”.
I fatti sono che l’ente di via Saffi ha ottenuto un contributo di 136mila euro (nella Tuscia, anche il Comune di Capranica e di Viterbo ci sono riusciti) e lo ha impiegato per garantire 70 aule in più alle secondarie con problemi di spazi.

Da giugno, inoltre, ha investito risorse proprie per circa 80 mila euro al fine di acquistare 1.300 banchi monoposto e altrettante sedie: i primi sono già stati consegnati, i secondi arriveranno da domani. Decine gli interventi di edilizia leggera conclusi, mentre al momento sono aperti decine di cantieri che non hanno a che fare con la pandemia, per un investimento totale di quasi 14milioni di euro. “Stiamo raccogliendo il frutto di due anni di lavoro. Anche l’aver approvato il bilancio a dicembre e aver trovato una sintesi per mandare avanti i progetti su scuola e strade si sta ribadendo – aggiunge – una scelta giusta”.

Resta il fatto che i sindaci firmatari delle ordinanze di rinvio non hanno fatto distinzioni e hanno tenuto chiuse anche le superiori che per la Provincia, ente di riferimento, erano invece pronte per ripartire. Intanto, a Viterbo il sindaco Giovanni Arena – con un documento redatto dal dirigente Luigi Celestini – ha risposto all’interrogazione del consigliere di minoranza, Giacomo Barelli, proprio sul provvedimento.

Nella replica si legge che il settore Scuole “ha raccolto le istanze per lo smaltimento di rifiuti ingombranti”, “ha interpellato gli istituti sulla necessità di arredi scolastici” per poi interessarne il settore competente, e lo stesso ha fatto per la richiesta di locali ulteriori. Quindi, ha adeguato trasporto scolastico e mense. E ribadisce che “l’ordinanza è stata regolarmente notificata  a tutti, una volta adottata”. Insomma, tutto a posto.
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