Vaccini, 61mila dosi già arrivate. Si parte i primi di ottobre negli ambulatori dei medici di famiglia

Un medico
Un medico
Mercoledì 30 Settembre 2020, 06:10 - Ultimo agg. 18:48
3 Minuti di Lettura
“Sono già arrivate 61mila dosi, più di quelle somministrate lo scorso anno. È la prima tranche di vaccini assegnati dalla Regione Lazio alla Asl di Viterbo, ma la cifra può essere ampliata in base alle richieste”. Silvia Aquilani, dirigente del Coordinamento programmi di vaccinazione dell'azienda sanitaria, fa il punto sulla campagna vaccinale che partirà i primi di ottobre negli studi dei medici di famiglia.

Quest’anno, a causa della pandemia, nel Lazio è stato introdotto l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica per tutti i cittadini over 65 e tutto il personale sanitario. “Parliamo di una campagna straordinaria – specifica la dottoressa Aquilani - che inizierà prima del solito e terminerà dopo”. In passato, infatti, la somministrazione delle dosi ai pazienti partiva nelle ultime due settimane di ottobre, raggiungeva l’apice a novembre e si chiudeva entro fine anno. Non in tempo di Covid: questa volta si procede dai primi di ottobre e si va avanti sino al 31 gennaio 2021.

“Quest’anno, insieme ai 3-4 virus influenzali, circolerà anche il Covid-19. La vaccinazione – spiega ancora l’esperta della Asl - ci consente una diagnosi differenziata ed è quindi cruciale. Il lavoro fatto sinora per organizzare la campagna è stato enorme: la Regione Lazio ha pre-assegnato dei quantitativi e noi come Asl abbiamo chiesto ai medici di famiglia se fossero opportuni”. È stata anche individuata una modalità innovativa per consegnare direttamente le dosi negli studi, tramite mezzi frigo che le mantengono alla giusta temperatura. “La distribuzione diretta – continua Aquilani – ci consente di facilitare la distribuzione ed evitare gli assembramenti nei distretti sanitari dove prima si raccoglievano e assegnavano”.

La dirigente fa quindi appello a tutti: “Chiedo ai medici, ai pediatri di famiglia e agli utenti di avere un po’ di pazienza. La prima settimana di ottobre consegneremo dosi corrispondenti a quanto richiesto sulla base degli assistiti. Se servirà – ribadisce – si partirà con un’altra consegna. Servirà sempre prendere appuntamento ed essere puntuali per evitare assembramenti. Se qualche medico sarà in difficoltà, metteremo a disposizione strutture della Asl per la somministrazione. Per la prima volta, vacciniamo anche i bimbi sani tra i 6 mesi e i 6 anni”.

La priorità sarà data alle categorie fragili e agli operatori sanitari. “Ma se qualcun altro vorrà vaccinarsi – afferma Aquilani – troveremo uno spazio da qui a fine gennaio. Per le farmacie si sta valutando: quest’anno ci sono indiscutibili priorità”. 

Proprio il presidente dell’ordine dei farmacisti, il dottor Salvatore Menditto, sottolinea come al momento non ci siano certezze: “A livello nazionale ci saranno 250mila vaccini per noi, significa 12-13 a farmacia. Io ne ho ordinati 20 ma il mio grossita, uno dei principali in Italia, ha spiegato che non si sa se ci verranno consegnati né quanti. Di sicuro – sottolinea – quest’anno c’è più richiesta”.  Antonio Maria Lanzetti, presidente dell'Ordine dei medici, specifica: "Stiamo aspettando le consegne della Asl in base alle richieste. Entro metà ottobre dovrebbero essere concluse".
© RIPRODUZIONE RISERVATA