Montevergine, si chiude l'anno santo: «Un milione di fedeli per Mamma Schiavona»

L'abate Guariglia: «La preghiera medicina dell'anima»

Montevergine, si chiude l'anno santo: «Un milione di fedeli per Mamma Schiavona»
Montevergine, si chiude l'anno santo: «Un milione di fedeli per Mamma Schiavona»
di Riccardo Cannavale
Sabato 18 Maggio 2024, 09:11 - Ultimo agg. 09:15
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Il volto di Mamma Schiavona «sicuro e provvidente» sarà spettatore domani di un'altra pagina di storia di fede e devozione. Come accade da novecento anni.
Da Pentecoste a Pentecoste: esattamente un anno dopo l'avvio del giubileo mariano con il cardinale Pietro Parolin, alle 10, nella basilica cattedrale, prenderanno il via le celebrazioni per la chiusura dell'anno santo.
Un anno caratterizzato dal susseguirsi di tante iniziative che hanno portato oltre un milione di pellegrini al santuario di Montevergine e all'abbazia del Loreto.

Un dato, quello relativo al flusso dei fedeli giunti ai piedi della Madonna nera, che significa, innanzitutto, che il messaggio dell'Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia è stato ascoltato e accolto dai pellegrini: «La preghiera è una medicina dell'anima e dello spirito per tutti noi.

La preghiera, così come la speranza, ci insegna ad accogliere con occhi sinceri il prossimo. La fede: è la via che unisce Dio e l'uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre, nonostante il limite del nostro peccato».

L'anno santo mariano è coinciso con la forte ripresa dei pellegrinaggi a Montevergine dopo lo stop di due anni imposto dalla pandemia. Oltre alle comitive tradizionali, la vera novità è stata rappresentata dall'incremento delle visite di fedeli provenienti dall'estero. Americani, inglesi, tedeschi ma anche tanti francesi, spagnoli e fedeli provenienti dall'est Europa, dall'India, dallo Sri Lanka e dal Sudamerica si sono raccolti in preghiera ai piedi di Mamma Schiavona.

A conferire solennità all'evento di domani, la presenza del cardinale Arrigo Miglio, inviato speciale di Papa Francesco, insieme a Donato Ogliari, Abate di San Paolo fuori le Mura, e Loreto Camilli, Abate di Casamari.
«Vorrai incoraggiare tutti quanti parteciperanno a questo evento a custodire con più nuova forza e con rinnovato impegno la speranza viva nelle promesse di Dio, dal momento che hanno già conseguito gli abbondanti benefici spirituali di questo giubileo e le grazie del Signore misericordioso, che senza dubbio alcuno sono di grande giovamento nel sopportare la fatica di ogni giorno» il messaggio che Bergoglio ha affidato al suo inviato per la comunità benedettina e la platea dei fedeli che si ritroverà nella basilica.

 

Dopo l'accoglienza della missione, è previsto il disvelamento della lapide in marmo posta a memoria perenne dell'anno giubilare.
Poi la santa messa concelebrata dall'altare maggiore. Al termine della celebrazione, dinanzi l'altare della Madonna, sarà esposta la rosa realizzata con l'oro donato dai pellegrini e benedetta dal pontefice la scorsa settimana a Roma.
«La sintesi dell'anno che si chiude racconta l'abate Guariglia è tutta nelle parole di Sant'Agostino che ci ha affidato il Papa in udienza: essere dono per Dio per essere dono di Dio per gli altri».
Quello che si leverà dall'altare del monte sacro sarà una sorta di passaggio di testimone tra l'anno mariano e il grande giubileo che si aprirà il prossimo anno e che vedrà la comunità monastica benedettina ancora impegnata nell'accoglienza dei fedeli nell'anno che ha come tema proprio "Pellegrini di Speranza".
Domani, per raggiungere il santuario si potrà usufruire della funicolare di Mercogliano. Le corse sono previste dalle 8.30 alle 18 al costo di 5 euro a/r. Da Ospedaletto d'Alpinolo, dalle 8 alle 14, invece, Air Campania effettuerà un servizio navetta con i bus. La strada di accesso al santuario resterà aperta fino all'esaurimento dei posti nel parcheggio.

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