«Siamo come ogni 12 maggio pronti a celebrare questa ricorrenza perché per noi è molto sentita. Spiace solo che le istituzioni non sembrino davvero rendersi conto del reale bisogno che cè in Italia di infermieri e del fatto che, se ce ne sono sempre meno, è solo a causa della scarsa valorizzazione di questa professione». Lo affermano i il segretaro territoriale e il dirigente sindacale del Nursind, Romina Iannuzzi e Michele Rosapane, in occasione della Giornata Internazionale dell'infermiere
«La categoria è stanca di pacche sulla spalla e a buon diritto reclama innanzitutto stipendi adeguati ai carichi di lavoro sempre più massacranti cui è costretta per sopperire alle carenze di organico. Nella nostra provincia da anni denunciamo condizioni lavorative insostenibili e scarsa valorizzazione economica della nostra professione. Nelle due Aziende, Aorn Moscati e Asl di Avellino, gli infermieri per decenni hanno dovuto fare i conti con la quotidiana dequalificazione professionale, in pratica hanno svolto e continuano a svolgere mansioni inferiori per sopperire alla carenza di operatori socio sanitari».
Nel 2021 il Nursind ha intrapreso un' iniziativa di contrasto al demansionamento degli infermieri al Moscati aprendo dei contenziosi legali contro l' Azienda: «È inaccettabile che gli infermieri ancora nel 2024 svolgano nei vari reparti mansioni inferiori non previste dal proprio profilo professionale.
«Sul giusto riconoscimento economico della nostra professione ciò che sta accadendo, ad esempio, presso l'Asl di Avellino rappresenta qualcosa di inaccettabile. Arretrati delle indennità di pronto soccorso decurtate, festivi infrasettimanali non riconosciuti, indennità di malattie infettive mai erogate al personale infermieristico che prestava servizio nei reparti Covid. Sono solo alcune delle ingiustizie economiche che gli infermieri dell'Asl hanno subito in questi anni. Riteniamo che le Aziende Sanitarie debbano valorizzare non solo a parole ma anche e soprattutto con i fatti gli infermieri i quali ad oggi rappresentano la spina dorsale del nostro sistema sanitario nazionale».