Benevento, fiere no-stop: pronto un Ente con Regione e Provincia

Il sindaco Clemente Mastella ne ha parlato domenica con il governatore Vincenzo De Luca in visita per "CampaniAlleva"

Il sindaco Mastella e il governatore De Luca
Il sindaco Mastella e il governatore De Luca
di Paolo Bocchino
Mercoledì 24 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 07:11
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Dare continuità al successo ormai conclamato di «CampaniAlleva», creando un Ente fiera di Benevento che ospiti rassegne espositive tutto l’anno. Un obiettivo appena nato ma già messo concretamente nel mirino. Il sindaco Clemente Mastella ne ha parlato domenica con il governatore Vincenzo De Luca tra gli stand dei 256 espositori della kermesse, ricevendone una incoraggiante disponibilità. La Regione dovrebbe avere un ruolo chiave nella governance del costituendo ente fieristico beneventano, insieme al Comune, alla Provincia, alla (si auspica) rediviva Camera di Commercio, alle organizzazioni di categoria e a Confindustria. E del resto, serviranno notevoli risorse per lanciare una realtà capace di andare oltre l’evento mordi e fuggi, pur visitatissimo.

La location resterà quella dei capannoni Cecas di contrada Olivola, che richiederanno però un significativo upgrade.

E aggiornamenti importanti saranno necessari anche in termini infrastrutturali, per reggere un impatto auspicabilmente superiore a quello già cospicuo manifestatosi con i flussi di Campania Alleva. Mastella è al lavoro per provare a mettere sui binari un progetto appena partito.

Già convocata una riunione con i responsabili politici e tecnici del settore Urbanistica per chiedere che nel redigendo Puc venga tenuta in considerazione l’esigenza. Occorre innanzitutto prevedere una dotazione di parcheggi all’interno dell’area di Olivola. L’ultima edizione della rassegna ha confermato l’esigenza assoluta di trovare soluzioni che non siano la sosta lungo la viabilità interna dell’area industriale, se non direttamente nei campi. E bisognerà individuare anche la possibilità di mettere in relazione diretta la struttura Cecas con la viabilità di collegamento, che oggi impone l’uscita dalla Statale 372 a notevole distanza dalla meta e lungo bretelle inadeguate a sostenere grosse correnti di traffico. Interventi che richiederanno investimenti importanti, ma Mastella sembra avere già le idee chiare in proposito.

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«Questo progetto sarà il primo che candideremo a finanziamento nell’ambito della prossima agenda dei fondi europei. Benevento deve avere l’ambizione di pensare in grande, ed è per questo che abbiamo non solo il diritto ma il dovere di lavorare alla creazione di un Ente fiera che allestisca più eventi di richiamo ogni anno. “CampaniAlleva” è un successo collaudato, ma dobbiamo andare oltre. Il Sannio è terra di produzioni di autentica eccellenza sul piano soprattutto agroalimentare. È su tale versante che dobbiamo puntare per creare un polo espositivo tematico capace di richiamare decine di migliaia di visitatori l’anno, mettendolo in relazione anche con i flussi turistici mossi dai grandi attrattori culturali della nostra città, tra i quali il costituendo Museo egizio».

I partner

Prime chiacchierate già andate a buon fine anche con gli operatori di settore. Primo attore dell’iniziativa dovrebbe essere Coldiretti, rappresentata nel Sannio e ai vertici nazionali da Gennaro Masiello: «Sicuramente non ci sottrarremo a una iniziativa forte di sviluppo del territorio, tantopiù se incardinata sulla zootecnia e l’agroalimentare di qualità. Vino, olio e prodotti ortofrutticoli d’eccellenza possono trovare nel Sannio la loro vetrina naturale. Sarei dell’idea di andare anche oltre, puntando a rassegne peculiari, come quella sui cavalli ad esempio. Per farlo occorre lavorare da subito a un business plan che ci indichi quali sono i campi d’azione più idonei, evitando sovrapposizioni con eventi analoghi».

Invita a non disperdere gli sforzi Antonio Casazza, leader provinciale di Confagricoltura: «Non mi sembra opportuno provare a rincorrere colossi come Vinitaly. Anche sull’olio c’è già una rassegna fieristica in Campania, Olivitaly Med, cui partecipiamo. Credo invece che si debba puntare su prodotti di forte presa, anche mediatica, che al momento non hanno ancora un evento dedicato di grande richiamo. Penso, su tutti, alla mozzarella».

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