Benevento, l'arcivescovo Felice Accrocca: «Politica si preoccupi delle aree interne»

L'Arcivescovo, nella giornata conclusiva del Forum, ha introdotto la riflessione sulle esperienze virtuose del territorio

Il Forum della aree interne
Il Forum della aree interne
di Marianna D’Alessio
Mercoledì 8 Maggio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 09:25
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Con la giornata di ieri, è giunto a conclusione il quinto Forum delle Aree Interne tenutosi presso il centro «La Pace». Un’iniziativa promossa dall'Arcidiocesi di Benevento e dall’arcivescovo Felice Accrocca, con il coordinamento del giornalista Nico De Vincentiis.

Una giornata in cui è stato dato ampio spazio a testimonianze di iniziativa imprenditoriale, e che ha visto la nascita della «Via della Pace», un progetto che coinvolge 20 comuni del Sannio, uniti nell’obiettivo di preservare l'identità e la vitalità delle comunità delle aree interne. L'Arcivescovo Felice Accrocca, nella giornata conclusiva del Forum, ha introdotto la riflessione sulle esperienze virtuose presenti nel territorio, aprendo agli stimoli dei giovani e sensibilizzando la politica a tutti i livelli sulle complessità legate a tutte le aree marginali.

«Oggi riflettiamo su delle esperienze virtuose che ci sono sul territorio, e sulle proposte dei ragazzi dei quattro istituti superiori che hanno animato il forum. È importante far capire ai giovani le complessità insite anche del lasciare questi luoghi».

Per Accrocca inoltre occorre «dare dei segnali alla politica, anche a livello regionale e centrale, perché occorre affrontare seriamente il problema delle aree interne dove risiede il 20% della popolazione».

La due giorni, nelle parole del vescovo, costituisce inoltre una «preparazione al prossimo Forum dei Vescovi, in programma il 16-17 luglio», giunto alla quarta edizione. Un incontro in cui già nelle scorse edizioni, sono emerse le problematiche comuni alle aree interne di tutto il Paese, da nord a sud. Ad apertura dei lavori, è stata trasmessa la testimonianza del film maker irpino Antonello Carbone, «profondamente legato alla mia terra e impegnato nella documentazione delle realtà rurali del Sud Italia», ha raccontato.

Carbone è attualmente impegnato nella realizzazione del suo primo lungometraggio, «Me ne vado e divento papa», per il quale sta lanciando una campagna di crowdfunding. A seguire Alessio Zollo, presidente di Confindustria Giovani, è intervenuto in qualità di digital innovation manager, rappresentando il punto di vista del mondo imprenditoriale digitale. Zollo ha sottolineato come «l'alta velocità, metafora dei tempi moderni, abbia trasformato anche il mondo del lavoro», lanciando l'invito a «non disumanizzarsi», perché «il lavoro è fondamentale ma non deve diventare l'unica ragione di vita, come spesso accade a chi si trasferisce nelle grandi metropoli». Di qui l'invito a considerare la «prestanza».

Jean Pierre El Kozeh, imprenditore culturale, ha poi condiviso l’esperienza di chi invece pur essendosi confrontato professionalmente con il territorio, ha deciso di lasciare la città, mantenendo però ben saldo il filo conduttore che lo lega al Sannio e che lo ha portato a curare pubblicazioni inerenti il territorio. A portare la propria testimonianza anche Davide Emanuele Iannace, studioso e fondatore del Think thank «Give back. Giovani per le aree interne», che promuove iniziative di confronto tra giovani e decisori politici e proposte di policy-making sul tema delle aree Interne.

La giornata si è conclusa con la presentazione dei progetti degli studenti dei quattro istituti che hanno partecipato al forum. L’istituto «Fermi» di Montesarchio, il liceo «De la Salle» di Benevento, e gli istituti «Alberti» e l’I.P.S.A.R. «Le Streghe». Tra le proposte emerse durante la giornata, il progetto «FERMIamoci qui» dell’istituto «Fermi» e «Listening Space» spazio di ascolto, dell’istituto «Le Streghe».

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Il Forum delle Aree Interne si è concluso così, confermandosi come momento di dialogo e di condivisione di idee e progetti, miranti a contrastare l'esodo dalle zone interne e a valorizzare le ricchezze e le potenzialità di queste comunità.

Ridurre il tasso di spopolamento, favorire progetti autopropulsivi e perseguire una diversa cultura dei territori, anche a favore del rientro degli emigrati, è stato uno dei punti centrali del Forum che si è concluso con la presentazione di quattro progetti, tutti prodotti da studenti, che lanciano la sfida possibile, all’indomani della seconda Lettera dei Vescovi per il riscatto del Mezzogiorno d’Italia.

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