Benevento, stretta sugli ambulanti: chi non paga le tasse è a rischio

Dal 15 maggio sarà inibito l’accesso ai vari mercati cittadini agli operatori non in regola con il pagamento di Tosap e Cup

Il mercato di via Delcogliano
Il mercato di via Delcogliano
di Antonio Martone
Mercoledì 24 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 07:18
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Per gli ambulanti arriva la stretta dal settore Affari generali e Suap (sportello unico per le attività produttive) del Comune. Dal 15 maggio, infatti, sarà inibito l’accesso ai vari mercati cittadini agli operatori commerciali non in regola con il pagamento della Tosap e del Cup degli ultimi 5 anni. Un provvedimento obbligatorio, preannunciato già nei mesi scorsi ai rappresentanti della categoria, a seguito dell’emanazione della legge per il mercato e la concorrenza 2022, numero 214/2023. Il termine ultimo per l’inoltro dell’istanza è fissato per martedì 30 aprile 2024, quindi restano ancora pochi giorni per regolamentare le varie posizioni.

La procedura avviata dal Suap del Comune di Benevento per il rinnovo delle concessioni scadute sulle aree mercatali, contribuisce ad alimentare il malcontento ed i venti di crisi che caratterizzano il settore già da diversi mesi e che sicuramente è tra quelli che dopo il Covid ha avuto maggiori problemi a tornare alla normalità, almeno per quanto concerne il capoluogo. Inevitabilmente l’applicazione della nuova normativa determinerà la chiusura dell’attività di diversi operatori i cui conti non quadrano e che consegneranno le rispettive licenze, impossibilitati a continuare.

«Per molti di noi – spiega uno degli ambualnti Mario De Martini – spesso le spese sono superiori alle entrate». Il numero di quelli che molleranno, però è nettamente inferiore rispetto alle catastrofiche previsioni delle scorse settimane. La maggior parte, infatti, stando a quanto annunciato dai responsabili di associazioni e gruppi spontanei, hanno rinnovato le istanze di concessione, firmando contestualmente il piano di rateizzo per gli arretrati. Gli importi riferiti agli anni pregressi dovranno essere pagati con ben 72 rate. Gli ambulanti hanno sottoscritto l’accordo con il concessionario “Andreani Tributi”, con il conseguente riconoscimento del debito maturato.

Erano numerosi gli operatori che dai controlli effettuati nei mesi scorsi presso gli uffici competenti, non risultavano in regola con i pagamenti annuali, nonostante il periodo di esenzione Covid in vigore dall’1 marzo 2020 al 31 marzo 2022.

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«Il problema – dice il presidente Anva Confesercenti Pompeo Marinazzo – è che per molti operatori sta risultando alquanto problematico entrare sul portale per produrre le istanze e sicuramente avremmo gradito una procedura meno complessa. Al di là di ciò è che almeno in città stiamo pagando a caro prezzo la crisi dei mercati rionali dove c’è poca gente. Ad esempio quello di via Delcogliano a Pacevecchia si è rivelato un flop, mentre per quelli di piazza Risorgimento del mercoledì e venerdì stiamo pensando di eliminare uno, visto che le cose non vanno affatto bene. Purtroppo stiamo vivendo un momento particolare. Per quanto concerne il mercato regionale di Santa Colomba tutto sommato riusciamo a fare movimento, anche se la sede è sub judice. Come noto il Comune ha avanzato l’ipotesi di un trasferimento su via Don Matarazzo sul lungo Sabato che è una soluzione che però non gradiamo.

I mercati che funzionano

L’ideale è restare in questa location che piace anche ai clienti». Contrariamente a quanto avviene in città, però, stando a quanto raccolto tra gli ambulanti ci sono i mercati di Apice soprattutto e poi di San Giorgio del Sannio dove si registrano buoni affari: «Effettivamente – dice il commerciante Giovanni Marchese – in provincia le cose vanno bene perché c’è una vasta clientela che arriva anche dai comuni confinanti dell’Irpinia. A Benevento non so spiegarmi per quale motivo da dopo il periodo del Covid c’è una flessione e si stenta a riprendere». Dal suo canto l’assessore alle attività produttive Luigi Ambrosone ribadisce la totale disponibilità dell’amministrazione comunale ad adottare nuove soluzioni. «Per incentivare il settore siamo pronti a sederci intorno ad un tavolo e pensare ad iniziative».

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