Benevento, scuole in cerca di fondi: piano di restyling da 16,5 milioni

Il quadro tecnico-economico dei lavori per le tre scuole è salito da 11a 16 milioni

La scuola elementare San Filippo
La scuola elementare San Filippo
di Paolo Bocchino
Mercoledì 15 Maggio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 09:03
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Non c’è bisogno di attendere. Comune e Provincia non si avvalgono della proroga al 31 maggio concessa dalla Regione per i fondi del bando «Scuola viva in cantiere» e candidano a finanziamento un tris di scuole della città per un valore complessivo di 16,5 milioni. «Silvio Pellico», «San Filippo» e Convitto Giannone sono ufficialmente in corsa per accedere alle risorse in palio nell’ambito della prima sessione 2024 dell’avviso pubblico regionale.

Scuole che, per ragioni diverse, erano rimaste a bocca asciutta in precedenti tornate di finanziamento, pur mostrando vistose esigenze di intervento. Nel caso dei due plessi di competenza comunale, gli uffici regionali nello scorso dicembre avevano giudicato «ammissibili ma non finanziabili» i progetti di ricostruzione previo abbattimento della «Silvio Pellico» al rione Libertà e di messa in sicurezza e adeguamento energetico della «San Filippo», al Triggio. Una beffarda bocciatura di fatto, avendo entrambi incassato l’ammissibilità formale e non la esclusione, ma con identico risultato: zero risorse. Singolare anche la vicenda del Convitto Giannone di piazza Roma, rimasto privo di un assegno da 2 milioni già staccato in quota Pnrr per la mancanza di un foglio di carta: il parere della Soprintendenza.

Adempimenti che ora sono stati risolti. Palazzo Mosti, nel frattempo, ha concordato con la struttura regionale le integrazioni progettuali che garantiranno, auspicabilmente, di centrare questa volta l’obiettivo e finire nella lista dei finanziabili. La Rocca si è assicurata il nulla osta dell’ente ministeriale di tutela, perfezionando il travagliato fascicolo. Il settore edilizia scolastica della Provincia ha inoltrato la domanda di finanziamento nella giornata di lunedì, termine iniziale di scadenza poi prorogato al 31 maggio. Gli omologhi dell’assessorato lavori pubblici del Comune, guidato da Mario Pasquariello, avevano già provveduto sul finire della scorsa settimana.

I dinieghi patiti in precedenza hanno determinato anche un altro significativo effetto collaterale: l’impennata del fabbisogno finanziario per la realizzazione degli interventi.

In pochi mesi, il quadro tecnico-economico dei lavori per le tre scuole è schizzato da 11 milioni a 16,5 milioni di euro, per un incremento costi che sfiora il 50 per cento. Nel dettaglio, per la ricostruzione previo abbattimento della «Silvio Pellico», si è saliti dai 5.962.000 euro richiesti a fine 2023 agli 8.024.135 euro del computo metrico aggiornato. La riqualificazione della «San Filippo», inoltre, ha visto crescere il fabbisogno da 3.028.975 a 5.504.916 euro. Per il miglioramento sismico del Convitto Giannone, il conto è lievitato da 2 a 3 milioni di euro.

Non mutano, invece, gli intenti delle due amministrazioni. Palazzo Mosti intende restituire al rione Libertà il presidio scolastico chiuso per ragioni di sicurezza dal 2019. Una perdita che, unita a quella della «Bosco Lucarelli», ha di fatto privato il popoloso e popolare rione cittadino di snodi pulsanti dell’offerta didattica e socio-aggregativa del quartiere. A finanziamento ottenuto, la scuola elementare di via Settembrini risorgerà nella medesima area da 2.700 metri quadrati occupata fin dagli anni Settanta. Nel caso della «San Filippo», le attività non si sono mai interrotte ma il plesso vicino al Teatro Romano e a Port’Arsa necessita di importanti interventi di miglioramento sismico e adeguamento dei servizi che innalzino il livello di sicurezza e l’efficienza energetica della struttura.

 

L’idea-progetto ricandidata al bando regionale prevede l’intervento su 8 corpi di fabbrica, per un’estensione complessiva di 2.070 metri quadri. Quanto al Convitto Giannone, per il pregiato immobile edificato nella sua prima versione addirittura nel 1603, sede dal 1810 del primo liceo beneventano, si punta a garantire un miglioramento sismico fino al 63 per cento dell’attuale standard di sicurezza. Saranno inoltre realizzati interventi di pulizia e risanamento degli elementi decorativi in gesso e pietra della facciata principale.

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