Caserta, governance e sviluppo: parte la sfida Mediterraneo

Al via ieri la due giorni del forum di alto livello organizzato da governo, Scuola nazionale dell’Amministrazione e Ocse sul rafforzamento della capacità amministrativa

Il summit
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di Luisa Conte
Martedì 7 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:54
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Parte da Caserta la sfida della pubblica amministrazione, inizia alla Reggia di Caserta il dialogo con i Paesi africani e del Mediterraneo allargato. È cominciata ieri presso il Centro di Formazione per la governance pubblica la due giorni del forum di alto livello organizzato dal Governo italiano, dalla Scuola nazionale dell’Amministrazione e da Ocse sul tema del rafforzamento della capacità amministrativa in settori chiave come gli appalti, le infrastrutture, la formazione e la transizione verde, nella prospettiva del Piano Mattei per l’Africa e della Presidenza italiana del G7.

Il confronto tra la PA italiana, l’Ocse e le Scuole nazionali dei Paesi del Nordafrica e del Medio Oriente sul tema dell’inclusività della governance pubblica e dello sviluppo sostenibile dei paesi africani e mediorientali è stato organizzato in occasione del 10° anniversario del Centro di formazione Ocse presso la sede Sna di Caserta.

Un anniversario che il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha voluto “festeggiare” con un augurio speciale.

«Confido che queste giornate di lavoro possano diventare un punto di partenza di un nuovo percorso e non essere solo un punto di arrivo del lavoro di questi dieci anni e che intorno alla Africa Governance Platform che l’Ocse si propone di lanciare a Caserta si possa sviluppare un network di relazioni che possa durare nel tempo», ha detto nel suo intervento da remoto il ministro, aggiungendo che «grazie alle attività svolte a Caserta sono transitate per i centri di formazione Ocse oltre 600 dirigenti e funzionari e dei paesi del Nordafrica e del Medioriente per formarsi, per condividere con noi le migliori pratiche e per creare il primo nucleo di una comunità di pratica integrata tra le sponde del Mediterraneo».

A fare gli onori di casa Paola Severino, presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione, che ha spiegato la scelta della Reggia come sede del confronto. «Abbiamo scelto la Reggia perché è una sede prestigiosa per un incontro prestigioso. Avere la possibilità di offrirvi una passeggiata in questi splendidi giardini e di visitare le stanze reali, essere in una struttura così bella credo che tonifichi lo spirito e ci prepari molto bene a questo incontro. E poi - ha sottolineato Severino facendo riferimento anche al primo editoriale del nuovo direttore de Il Mattino - perché Caserta è in quella parte dell’Italia che è maggiormente proiettata nel Mediterraneo e io credo davvero che questa presenza, questa vicinanza si deve sempre più far sentire. Proiezione non solo geografica verso l’Africa, che diventa ponte, un ponte culturale tra i nostri paesi, che è sempre più forte, più robusto ed efficace, che può nascere per primo e può rafforzarsi con maggiore facilità proprio perché getta le basi di una collaborazione stabile, forte tra i paesi». E la presidente ha anche spiegato l’urgenza di definire un linguaggio comune, attraverso la formazione - una delle leve strategiche su cui puntare -, per procedere verso un futuro in cui nessuno resti indietro e dove tutti insieme si possano superare i momenti di crisi senza che questi diventino emergenze disastrose.

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«Per rispondere alle molte e difficili sfide in questo mondo sempre più interconnesso, attraversato da crisi e caratterizzato da una informazione aperta e accessibile a tutti ma anche soggetta a fake news - ha detto - è necessario un alto livello di preparazione della dirigenza pubblica. Ogni paese deve poter contare su una PA preparata e attiva in grado di leggere e anticipare i fenomeni a livello internazionale. Bisogna fare un salto di qualità: la pubblica amministrazione è l’ossatura dello Stato, se noi riusciamo a creare un’ossatura sana, forte, capace di dialogare con gli altri paesi noi avremo dei Paesi attrezzati per realizzare grandi progetti insieme».

E di questi progetti, della volontà di operare insieme, di iniziare un dialogo da non interrompere e da intensificare costantemente con l’entusiasmo del primo giorno hanno discusso una quindicina circa di Ministri e di rappresentanti dei Paesi africani e delle Organizzazioni internazionali e regionali, oltre alla vice segretaria generale dell’Ocse Fabrizia Lapecorella, la vice presidente della Banca Europea degli Investimenti Gelsomina Vigliotti e il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per lo sviluppo delle fonti rinnovabili (Irena) Francesco La Camera.

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