Le quattro Sale Vanvitelli: percorsi regali rinnovati con la storia del Maestro

Da marzo l'apertura delle retrostanze che affacciano sulla Sala delle Guardie

La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Martedì 21 Febbraio 2023, 08:30 - Ultimo agg. 08:32
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Le celebrazioni vanvitelliane, nel 250° anniversario della comparsa del grande architetto, saranno inaugurate ufficialmente mercoledì 1 marzo con la presentazione di una novità assoluta: l'apertura di quattro retrostanze, che affacciano sulla Sala delle Guardie negli Appartamenti reali, dove verrà allestita in modo permanente una mostra interamente dedicata a Vanvitelli e alle sue opere. E proprio da questi nuovi spazi, da marzo in poi, comincerà la visita agli appartamenti, una visita in qualche modo introdotta dalla storia stessa di Vanvitelli e dal racconto della sua personalità e dell'attività svolta non solo a Caserta, ma in varie città d'Italia.

L'appuntamento è alle 16,30 nella Cappella Palatina, dove, accompagnata dalle musiche dell'associazione Anna Jervolino che proporrà brani del Settecento napoletano, il direttore della Reggia, Tiziana Maffei, darà ufficialmente il via alle celebrazioni illustrandone il progetto. Immediatamente dopo sarà lei stessa a tagliare il nastro nelle Sale Vanvitelli, come sono state denominate le stanze rinnovate e aperte al pubblico. Così, in concomitanza con la data della morte dell'architetto, nell'ambito del progetto "1773-2023 Luigi Vanvitelli il Maestro e la sua eredità", promosso e sostenuto dal Museo Reggia di Caserta in collaborazione con il Comune di Caserta, dopo il restauro e la riapertura delle Sale Ottocento e delle retrostanze del Settecento (che ospitano il riallestimento della Collezione "Terrae motus"), continua l'ampliamento del percorso museale. Peraltro, l'arricchimento dell'offerta, avrà un'ulteriore tappa nella restituzione alla fruizione pubblica del Teatro di Corte (per il quale è in corso il progetto di riadeguamento) prevista per marzo 2024, in conclusione dell'anno dedicato al grande architetto. Un anno durante il quale, Vanvitelli, che muore il 1 marzo 1773 a Caserta senza poter vedere terminato il grande cantiere che aveva seguito per oltre vent'anni, verrà celebrato con un fitto programma di attività articolato e diffuso su tutto il territorio nazionale.

In particolare, nelle quattro retrostanze, attraverso istallazioni multimediali, oggetti legati in qualche modo a Vanvitelli, lettere, disegni, si darà al pubblico la possibilità di comprendere la personalità del Maestro in rapporto alla committenza, al progetto, alla sua realizzazione e alle suggestioni della complessa opera. La rilettura delle fonti antiche, della letteratura e degli studi, restituiscono la profondità storica e tecnica della grandiosa realizzazione, stimolando nuovi input per la visita dei luoghi di Vanvitelli in tutta Italia.

«Il patrimonio materiale esposto, come i modelli lignei di Antonio Rosz, i ritratti dell'architetto, i disegni della Dichiarazione, si integrerà si legge in un comunicato della Reggia - in un racconto digitale e tecnologico che ne rafforzerà la potenza espositiva.

Il narratore di questo coinvolgente racconto sarà lo stesso Luigi Vanvitelli. Il visitatore vivrà dunque un viaggio immersivo nella vicenda biografica e professionale del Maestro, conoscendone le passioni, le opere disseminate in Italia, le influenze d'oltralpe, gli insegnamenti e le geniali capacità. Si potrà assistere ad una progressiva materializzazione della storia che dall'infanzia e formazione di Vanvitelli giungerà sino alla conclusione della Reggia di Caserta. Ogni ambiente presenterà soluzioni digitali che stimoleranno l'interesse del pubblico e la costruzione di una relazione tra narratore e visitatore».

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Inoltre, sempre in occasione delle celebrazioni vanvitelliane, ci sarà un'altra importante novità. Verrà, infatti, riaperta al pubblico e alla fruizione liturgica anche la Cappella Palatina, dove, a partire dal 12 marzo, ogni domenica alle 12, si potrà partecipare alla messa. La prima, in programma il 12 marzo alle ore 12, verrà presieduta dal vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
 

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