Maddaloni, Comune, emergenza tributi un utente su due non paga

La Tari è la tassa più elusa dai privati e dall'80% dei commercianti

Maddaloni, Comune, emergenza tributi un utente su due non paga
di Giuseppe Miretto
Martedì 7 Maggio 2024, 08:59
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Entrate colabrodo: i conti del Comune sono in ordine ma l'evasione fiscale è fuori controllo. Le cifre documentano che quasi un contribuente su due (pari al 48 per cento) non ha pagato i tributi e le tasse locali o comunque non è in regola con i versamenti. Parlano i numeri: ci sono residui attivi (in concreto un differenziale negativo tra le entrate attese e quelle realmente riscosse) che sfiorano i 29 milioni di euro. Sono le somme accertate e non riscosse entro il termine dell'esercizio, iscritte al bilancio di previsione appena approvato, e che sono comprensive di tutti i residui delle passate annualità. Grazie anche ad una congiuntura storica senza precedenti, il Comune, alla vigilia dell'approvazione del bilancio consuntivo e del varo definitivo dell'armonizzazione dei bilanci (sotto la supervisione della Corte dei Conti), scopre un fenomeno sorprendente.

L'elusione/evasione non è imputabile, in gran parte alle persone fisiche ma bensì a società e aziende, operative sul territorio sconosciute al fisco locale o non in regola con i pagamenti. Il fenomeno delle "società fantasma" o di comodo sta emergendo dall'azione di controllo della "tax compliance" (cioè adesione spontanea ai ruoli emessi dal comune) su persone giuridiche.

«I dati incrociati - rivela l'assessore alle finanze Francesco Capuozzo - tra quelli in possesso dell'ente locale, della Camera di Commercio, degli Ordini professionali rilevano l'esistenza di professionisti, artigiani o opifici, operativi per gli istituti di previdenza, noti alla fiscalità generale ma non a quella comunale».
Anche i commercianti non brillano per fedeltà fiscale: due su tre non è in regola con il pagamento della Tari e l'occupazione del suolo pubblico. Pronta la contromossa. «In ossequio al più elementare dei principi di equità fiscale - anticipa Capuozzo - sono partite le procedure per l'esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva.

Con questo metodo sono stati recuperati, fino ad oggi, già sette milioni di euro». Respinte le obiezioni e le accuse di azioni persecutorie.

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«È vero il contrario - conclude l'assessore - perché per gli utenti in difficoltà godono di rateizzazioni e di aiuti. Invece, lo zoccolo duro dell'evasione è rappresentato da attività imprenditoriali importanti». Da qui, le azioni di riscossione verso l'Interporto Sud Europa (12 milioni di euro di Imu), Rfi (5 milioni di euro per il ruolo idrico), Demanio dello Stato, istituti di credito. Stretta anche sulle agevolazioni della Tari: a tutte le imprese, che si avvalgono di conferimenti di rifiuti presso consorzi di filiera, è stato richiesto di presentare le documentazioni a giustifica degli sgravi e per aggiornare il reale tasso di raccolta differenziata fatta. Stretta anche sulle criticità contabili storiche. Continua l'azione di regolarizzazione dei pagamenti dei canoni dei concessionari del mercato ortofrutticolo. Per gli alloggi comunali, da sempre causa di passività in bilancio, scelta la strada della vendita. Contrari i sindacati degli inquilini.
«Senza un censimento e una richiesta certa degli occupanti - si oppone Circo Cortese, segretario provinciale del Sunia - si parla solo di un progetto ipotetico».
Il sindaco Andrea De Filippo tira diritto: «Si può fare perché non è una vendita immobiliare ma una cessione agli occupanti che hanno diritto di prelazione: il 35 per cento sono disponibili ad acquistare l'immobile dove abitano a condizioni vantaggiose».

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