Tra la Reggia e il cielo, operai acrobati per sostituire travi e tegole

I sostegni di legno divorati dagli insetti diventeranno arredi per il parco

Tra la Reggia e il cielo, operai acrobati per sostituire travi e tegole
di Lidia Luberto
Mercoledì 31 Maggio 2023, 07:46 - Ultimo agg. 15:57
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«Restauri acrobatici», si potrebbero chiamare così i lavori in corso sui tetti della Reggia, dove ogni giorno sono all'opera decine di operai fra tegole rimosse, travi asportate, comignoli da controllare. Sono entrati nel vivo gli interventi per lo smontaggio delle travi in legno, ormai, in cattivo stato di conservazione e compromesse dall'attacco di insetti xilofagi, su cui poggiava la copertura in malta e tegole.

Travi che, però, non andranno perse o bruciate: da questi materiali, grazie all'aiuto di alcuni artigiani, si realizzeranno sistemi modulari per sedute, tavoli e gradinate per arredare laboratori per bambine e bambini che saranno ubicati in spazi dedicati all'accoglienza delle scuole.

Nel frattempo, le travi rimosse saranno sostituite con nuovi sostegni in legno di castagno massello ed altre assi in legno lamellare, utilizzate in questo genere di interventi «per l'ottimo rapporto tra resistenza meccanica e peso e il buon comportamento in caso di incendio», spiegano gli addetti all'opera alla Reggia.

I lavori, finanziati con i fondi "Programma Operativo Complementare di azione e coesione 2014-2020 al PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 e affidati al Raggruppamento temporaneo di Impresa: I.CO.RES. s.r.l., con sede in Pozzuoli, e Fratelli Navarra s.r.l., con sede a Milano, sono finalizzati, dunque, a risolvere le criticità dell'involucro architettonico, dal punto di vista della conservazione delle componenti edilizie più vulnerabili e della tutela dell'incolumità dei visitatori e del personale.

«Il progetto di conservazione precisano dal Palazzo - è stato redatto adottando le soluzioni estetiche e tecnologiche in linea con gli orientamenti forniti dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il restauro del Ministero della Cultura». In particolare, in questi giorni, si sta intervenendo su alcune porzioni della copertura rimaste escluse da precedenti opere di risanamento, dando preferenza alle zone che presentano evidenti sintomi di degrado dell'orditura lignea, di instabilità dei comignoli e degli abbaini e di dissesto del manto di tegole o dell'impermeabilizzazione dei terrazzi. Il risanamento della copertura sarà abbinato al ripristino della passerella di ispezione del sottotetto, con rinnovo della struttura lignea, alla messa a norma del parapetto e realizzazione di impianto di illuminazione, in modo da consentire la fruizione del vano sottotetto anche da parte del pubblico.
ll progetto, peraltro, include, come opera di natura impiantistica, esclusivamente la realizzazione del sistema di illuminazione della passerella di ispezione del sottotetto nella zona investita dall'intervento di risanamento della copertura.
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Il progetto esecutivo di restauro della copertura è stato redatto, precisano i responsabili della Reggia, «sulla base degli esiti dell'indagine diagnostica effettuata sulle capriate dell'intero braccio centrale del palazzo reale». Gli altri interventi, sempre riferiti allo stesso blocco di finanziamenti, riguardano il completamento del restauro delle facciate del palazzo prospiciente il giardino della Flora, e porzioni dei fronti del terzo e quarto cortile. Altri lavori saranno destinati a rimuovere gli effetti del degrado sulle superfici lapidee. In questo caso, si procederà alla rimozione di incrostazioni.
 

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