Vanvitelli, la Reggia fa festa al primo archistar

Aperto l'anno dedicato alle celebrazioni del grande architetto

Vanvitelli, la Reggia fa festa al primo archistar
di Lidia Luberto
Venerdì 20 Gennaio 2023, 08:02
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Mostre, convegni, percorsi formativi, borse di studio, tutto nel segno di Luigi Vanvitelli (12 maggio 1700-1 marzo 1773) a 250 anni dalla sua morte. Ieri a Caserta nella cappella palatina, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il direttore della reggia di Caserta, Tiziana Maffei, hanno dato il via alle celebrazioni illustrando il fitto (e ancora non completo) calendario di appuntamenti che si articoleranno fino a marzo 2024 e che vedranno coinvolti insieme alla reggia e al Comune di Caserta, le istituzioni e le università campane (Vanvitelli, Federico II, Parthenope e l'ateneo salernitano) più la Regione Marche.

Un anno intero dedicato all'archistar del Settecento, il primo archistar, al suo geniale estro visionario rococò misto ad elegante esuberanza neoclassica.

Ma anche al suo capolavoro, la cittadella concepita per Carlo di Borbone re di Napoli dal 1734, e per la consorte Maria Amalia di Sassonia.

L'architetto napoletano (ma di origini olandesi, figlio di quel Gaspard van Wittel che ha poi italianizzato il cognome) viene definito da Sangiuliano «un gigante assoluto, che ha lasciato segni tangibili nel nostro Mezzogiorno, ma direi in tutta Italia, della sua opera». Per celebrare Vanvitelli ed accogliere il ministro lo scalone reale della reggia, che in questi giorni ha rifatto il giro del mondo come sfondo del ritratto di Gina Lollobrigida nel film «La donna più bella del mondo», è tornato a risuonare di musica, fiero della sua cassa armonica che in epoca borbonica consentiva di stupire gli ospiti con i musici nascosti nella doppia volta ellittica che suonavano al passaggio del corteo reale.
Il complesso monumentale patrimonio Unesco sarò al centro dell'anno vanvitelliano, tra mostre tematiche con l'esposizione di suoi ritratti, tour straordinari in notturna, l'apertura di sale a lui dedicate, percorsi e passeggiate sull'acquedotto Carolino, lavori di restauro e riapertura per fine anno dello straordinario teatro di corte.

«Il progetto Luigi Vanvitelli, il maestro e la sua eredità 1773-2023, ci da l'occasione di ricordare e valorizzare il grande architetto e, nel contempo, di impegnarci in un lavoro sinergico inter-istituzionale e interregionale. Perché Vanvitelli realizza la sua opera maggiore a Caserta, ma lavora in tutt'Italia, da Roma ad Ancona, da Pesaro a Urbino a Loreto, lasciando un segno indelebile anche fuori dai confini nazionali. Basta guardare la facciata di Buckingham Palace a Londra o alcuni palazzi in Russia per riconoscere il suo stile», ha detto la Maffei ricordano il lavoro di Vanvitelli, prima architetto pontificio e poi reale, professionista capace di gestire più cantieri contemporaneamente e di creare una tendenza di stile attraverso la sua cerchia di collaboratori.

«Grazie alle sue creazioni», ha rilanciato il ministro, «riconosciamo il nostro passato e ci proiettiamo verso un futuro che sarà più sereno e ricco di speranze se puntiamo sulla cultura, uno degli asset fondamentali per la nostra nazione. Da qui il mio impegno per la reggia che deve essere epicentro culturale ed economico del territorio. Il patrimonio va preservato e va elevata la qualità dei servizi. Alla reggia ci sono lavori importanti in corso, sarò vicino per seguire tutto il progetto e far sì che possa avere un rapido compimento».

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Il programma di eventi, che sarà integrato da iniziative in fase di definizione, prevede attività diffuse lungo la penisola. Il primo appuntamento il 31 gennaio al ministero dell'Economia dove, alla presenza del ministro Giorgetti, verranno presentate due monete commemorative in oro e in argento, realizzate dalla Zecca. Le celebrazioni si chiuderanno nella «sua» reggia l'1 marzo 2024 con il convegno: «L'eredita del maestro: la reggia di Caserta».

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