Formula 1, McLaren e Red Bull alla Pirelli:
«Gomme del 2012 o rischio boicottaggio»

Formula 1, McLaren e Red Bull alla Pirelli: «Gomme del 2012 o rischio boicottaggio»
Lunedì 1 Luglio 2013, 14:12 - Ultimo agg. 15:56
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La Pirelli torni alle gomme 2012. Dopo l'esplosivo Gp di Gran Bretagna, dai box di Red Bull e McLaren parte la proposta per un piano d'emergenza in vista del Gp di Germania di domenica prossima. Il cedimento di 5 pneumatici nella gara di Silverstone ha fatto scattare l'allarme. I meeting in programma nei prossimi giorni, a cominciare dalla riunione dello Sporting Working Committee di mercoledì, serviranno per individuare una soluzione. Il tempo a disposizione, però, è poco: venerdì si torna in pista al Nuerburgring per le prime prove libere. «La cosa più logica sarebbe tornare alle gomme che hanno funzionato alla perfezione. Gli pneumatici usato lo scorso anno non avevano tutti questi problemi», dice Chris Horner, team principal della Red Bull. «Devono trovare una soluzione, devono sistemare le cose. Con il ritorno alle gomme della scorsa stagione o con pneumatici diversi -ripete- devono trovare una soluzione».

«C'è una situazione seria e bisogna agire in maniera responsabile», dice Martin Whitmarsh, team principal della McLaren, come si legge sul magazine Autosport. «Devono fare il miglior lavoro possibile -dice riferendosi alla Pirelli-. Abbiamo bisogno di una decisione in tempi brevi. Nel 2012 non avevamo questi problemi. Quindi, se ci sono gomme conosciute e stabili, si può pensare che» tornare al passato «sia la cosa più semplice da fare».

«Non credo -aggiunge- che la Formula 1 possa non rispondere agli eventi di questo weekend. Si dice che il Nuerburgring sia un tracciato meno duro di Silverstone, ma tra poco si va a Spa e non vogliamo andarci con queste gomme. Dobbiamo trovare una soluzione pratica, il calendario è fitto e dobbiamo lavorare per sostenere la Pirelli. Non abbiamo tutte le informazioni che sono a disposizione della Pirelli, chiederei solo di fare il possibile per darci gomme affidabili per il prossimo weekend». Intanto Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull, se la prende con i team che recentemente si sarebbero opposti al tentativo di modificare gli pneumatici a Mondiale in corso. La Pirelli avrebbe voluto introdurre, a partire dal Gp del Canada, un prodotto caratterizzato dalla struttura in kevlar e non in acciaio. «La Pirelli aveva trovato una soluzione e l'aveva proposta per il Canada -dice Newey come si legge su Autosport-. Ma 2 o 3 squadre hanno posto il veto temendo che le gomme si sarebbero adattate maggiormente ad altre monoposto. Il risultato di questo atteggiamento poco lungimirante è la prestazione preoccupante» vista a Silverstone. Tra i team nel mirino di Newey ci sarebbero Lotus e Force India, che ora però non si opporrebbero alla "svolta".

«Dobbiamo lavorare con la Pirelli per trovare una soluzione», dice Eric Boullier, boss della Lotus. Più articolata la posizione di Vijay Mallya, patron della Force India: «Se non abbiamo problemi, perchè dovremmo farci carico delle difficoltà altrui? Noi, comunque, non ci comporteremo da irresponsabili e non ci opporremo alla proposta di cambiamento per possa influire sulla sicurezza».

Whitmarsh e il rischio boicottaggio

«Penso ci sia il pericolo di un boicottaggio dei piloti e credo sia una cosa giusta». Il team principal della McLaren Martin Whitmarsh, non esclude da parte dei piloti la possibilità di un'azione forte in occasione del Gp di F1 domenica prossima in Germania, in nome della sicurezza, dopo le anomale esplosioni degli pneumatici avvenute ieri nel corso del GP d'Inghilterra. «Non è questo quello che vogliamo per la F1, abbiamo già avuto un problema simile a Indianapolis (nel 2005) ed è stato terribile». Nel 2005 a Indianapolis presero il via solo sei vetture gommate Bridgestone, mentre quelle gommate Michelin non parteciparono al Gp per problemi di sicurezza legati proprio agli pneumatici. «Ora - aggiunge però il team principal della McLaren - abbiamo l'occasione di lavorare insieme. Questo non è il momento di puntare il dito, è il momento di lavorare insieme e trovare la soluzione per andare avanti». Whitmarsh si aspetta che qualcosa cambi prima che le vetture scendano in pista in Germania domenica prossima e la McLaren non sta pensando ad una azione drastica per ora.

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