Sabrina Impacciatore, le molestie sul set: «In Italia i colleghi mi mettevano le mani dappertutto, una volta piansi e lui smise»

Sabrina Impacciatore, le molestie sul set: «In Italia i colleghi mi mettevano le mani dappertutto, una volta piansi e lui smise»
Mercoledì 27 Marzo 2024, 10:34 - Ultimo agg. 15:21
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«In Italia i colleghi mi mettevano le mani dappertutto, fuori set ne ho contati almeno quattro, e due con i professori a scuola. Confesso di aver sempre subìto in silenzio. Una volta però gli occhi mi si riempirono di lacrime e quello la smise». A parlare è Sabrina Impacciatore, l'attrice consacrata a fama internazionale grazie al successo di "The White Lotus" e protagonista in un episodio della seconda stagione della serie "Call my agent" su Sky. In un'intervista al Corriere della Sera ha parlato della sua esperienza sui set Usa.

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«Le mani dappertutto»

Nelle produzioni USA, in seguito al movimento Me Too, è diventato standard il ruolo dell'intimacy coordinator.

Sabrina Impacciatore ha rivelato la sua iniziale perplessità: «All'inizio mi sembrava surreale e esagerato, invece benedico che ci sia», confessa. La sua esperienza sul set di "White Lotus", dove le è stata data la possibilità di esprimere le proprie preferenze riguardo alle scene intime, segna un netto contrasto con le precedenti esperienze in Italia, dove ha subito comportamenti inappropriati. «Venivo dall'Italia dove tanti colleghi mi mettevano le mani dappertutto», rivela, sottolineando la diffusa mancanza di rispetto per i confini personali nell'industria cinematografica italiana.

Le avances

Per quanto riguarda la vita sentimentale, Sabrina Impacciatore mantiene un approccio tradizionale nelle relazioni, dicendo di non aver mai sedotto un uomo e di non comprendere le donne che si offendono se gli uomini fanno avances, purché ci sia un minimo di interesse reciproco. «No, sono old fashion. Non capisco le donne che si offendono se gli uomini ci provano», dice.

Gli imprevisti

L'attrice racconta anche di come gestisce il rapporto con i suoi agenti, definendosi "la cliente ideale" e non risparmi aneddoti sulla sua intraprendenza nel risolvere gli imprevisti che possono capitare nel suo lavoro. Come quando ha riparato da sola il cinturino di una scarpa agli Emmy o quando ha affrontato un imprevisto con il bustino dell'abito al Festival di Sanremo del 2018.

Il periodo buio

Riguardo al futuro, Impacciatore si dice grata per le esperienze vissute e non sente la pressione per raggiungere altri traguardi come l'essere protagonista di un film a Venezia o fare il suo debutto da regista. «Mi sento grata di quello che sto vivendo, non mi manca, arriverà», dice, pur ricordando i periodi bui della sua carriera, quando si sentiva invisibile nell'industria cinematografica italiana.

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