Costiera sorrentina, contro gli assalti ticket e numero chiuso alla Baia di Ieranto

Toccati picchi di 400 visitatori al giorno proposto un biglietto di ingresso di 4 euro

La Baia di Ieranto
La Baia di Ieranto
di Massimiliano D’Esposito
Martedì 14 Maggio 2024, 12:00
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È stata più volte inserita nelle classifiche delle spiagge più belle del mondo, ma presto potrebbe essere necessario prenotarsi e pagare un ticket per raggiungerla. È la baia di Ieranto, scrigno di biodiversità di Massa Lubrense, lembo estremo della penisola sorrentina a cavallo tra i golfi di Napoli e Salerno. Proprio per la sua ricchezza di tesori ambientali e paesaggistici è riconosciuta Sito di interesse comunitario e rappresenta il cuore dell’Area marina protetta di Punta Campanella nell’ambito della quale è sottoposta a vincolo di riserva generale (è zona «B» del Parco) che prevede tutta una serie di limitazioni alla navigazione, l’ancoraggio e la pesca.

Fino agli anni ’50 del secolo scorso è stata di proprietà dell’Italsider che qui aveva allestito una cava per l’estrazione di roccia calcarea. Una volta dismesso l’insediamento industriale il promontorio e la suggestiva insenatura sono stati donati al Fondo per l’ambiente italiano. Ed ora è proprio il Fai che sta lavorando ad un accordo con l’amministrazione comunale di Massa Lubrense per contingentare gli accessi. «Siamo al cospetto di un territorio bellissimo, ma allo stesso tempo fragile, che deve essere salvaguardato», puntualizza il vice sindaco con delega al turismo, Giovanna Staiano, impegnata nel confronto con i vertici della fondazione per definire i dettagli della convenzione. «Ci sono giorni in cui si registrano anche 3-400 accessi senza alcun tipo di controllo - chiarisce l’esponente della giunta del primo cittadino Lorenzo Balducelli - Adesso è arrivato il momento di imporre un limite». 

I tornelli

E allora ecco l’idea di mettere un tetto al numero di ingressi. Il protocollo d’intesa del quale si stanno definendo i dettagli prevede l’installazione nei punti di accesso di impianti tipo tornelli. Ci sarà poi un limite massimo di presenze giornaliere al momento fissato in 120. Tra queste non sono compresi i bambini fino a 12 anni. Per raggiungere la baia di Ieranto durante i mesi estivi sarà necessario prenotarsi attraverso un portale dedicato e pagare un biglietto di 4 euro ottenendo così il ticket che garantisce la possibilità di accedere. «Le somme incassate per il 50 per cento andranno al Fai che si farà carico delle spese di manutenzione del tracciato che raggiunge la baia e della vigilanza, oltre ad allestire due punti con servizi igienici per i fruitori del sito - chiarisce Giovanna Staiano - L’altra metà andrà al Comune chiamato a sostenere gli elevati oneri che derivano dal rendere fruibile per gli escursionisti la rete sentieristica di oltre 100 chilometri che attraversa il nostro territorio.

Un punto sul quale siamo già d’accordo con il Fai è nell’assicurare sempre l’accesso gratuito senza limiti per i cittadini di Massa Lubrense». L’amministrazione, prima di siglare l’intesa, è comunque intenzionata a coinvolgere anche l’opposizione nella decisione, tanto che, come conferma lo stesso vice sindaco, «l’argomento sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale che intendiamo convocare per la fine del mese di maggio».

I dubbi

Nel frattempo la bozza di protocollo è stata inviata anche ai gruppi di minoranza. E già si levano le prime critiche. «In penisola sorrentina insistono molteplici sentieri ad elevato interesse naturalistico e paesaggistico che costituiscono un patrimonio di inestimabile valore ed un importantissimo attrattore - sottolineano Michele Pollio e Pietro Di Prisco di Azione in Comune - Tutti i sentieri sono da sempre stati lasciati liberi. Considerata l’importanza delle ricadute di questo progetto, chiediamo all’assessore al turismo di convocare un incontro pubblico, prima della discussione in Consiglio, al fine di poter correttamente informare la cittadinanza su un’iniziativa che appare non condivisa e lesiva degli interessi pubblici». I rappresentanti della lista nell’esprimere le proprie perplessità si richiamano anche ad una convenzione sottoscritta nel 2002 dal Fai con l’allora sindaco attraverso la quale, chiariscono da Azione in Comune, «si concordava l'esistenza di una servitù pubblica di passaggio, con divieto di apposizione di barriere».

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