De Gregorio: «Circum, le chiusure necessarie per investimenti sulla sicurezza»

Abbiamo preparato un corposo servizio sostitutivo con gli autobus i sindaci capiranno è crisi di crescita

Al centro il presidente dell'Eav De Gregorio
Al centro il presidente dell'Eav De Gregorio
di Francesco Gravetti
Sabato 18 Maggio 2024, 08:30 - Ultimo agg. 19 Maggio, 08:39
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«Chi dice che i pendolari sono penalizzati, dice una sciocchezza. I treni sono regolari, Ma per avere quelli nuovi c’è ancora da aspettare». Parole di Umberto De Gregorio, il presidente Eav che risponde così sui “malanni” della Circumvesuviana.

Presidente, che estate sarà per gli utenti della Circum?

«Cercheremo di gestire al meglio il servizio con le risorse che abbiamo, gli investimenti sono in corso, gli effetti positivi si vedranno nei prossimi anni».

Dunque, guai per i pendolari?

«Questa è una sciocchezza. La tratta Napoli Torre Annunziata Sorrento è la più frequentata da sempre, quest’anno avremo ancora più affluenza per due motivi. I pendolari aumenteranno perché chiude la Napoli Torre Annunziata di FS e molti pendolari di FS prenderanno i nostri treni. Poi vi sarà un boom di turisti verso Pompei e Sorrento. Il nuovo modello di esercizio varato l’estate scorsa, condiviso con i sindaci in Prefettura, sta funzionando bene, abbiamo sulla tratta una regolarità dell’80%: otto treni su dieci viaggiano puntuali o con ritardi inferiori a 5 minuti».

Mercoledì incontra i sindaci del Nolano, arrabbiati per la chiusura. ​Che cosa dirà loro?

«Illustreremo il corposo servizio sostitutivo su gomma messo in campo con AIR. Spiegheremo i motivi (di sicurezza) che impongono la chiusura della linea per luglio e agosto e quelli che rendono inevitabile la chiusura della stazione del Centro direzionale per tre anni, che tra pochi mesi sarà compensata con l’apertura della metropolitana Linea 1 al centro direzionale. Sono scelte non di EAV ma condivise con la Regione e con il Comune di Napoli».

Si aspetta di più dagli amministratori locali?

«Con i sindaci ci capiamo sempre, perché amministrare in questo territorio, loro lo sanno bene come me, è cosa complessa.

Ci muoviamo in un clima di reciproca collaborazione».

Rifiuto dello straordinario e mancanza di personale sono problemi che avete da tempo. Come va il rapporto con i dipendenti?

«Abbiamo assunto 1.200 persone in cinque anni. Andremo avanti con le assunzioni, ma dobbiamo tenere i conti in ordine. Le trattative con i sindacati sui turni sono a buon punto e daranno risposte positive».

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Quando arrivano i treni nuovi?

«Il primo a settembre, poi iniziano le prove e la procedura di collaudo con Ansfisa. Ci vuole un anno. Superato lo scoglio del collaudo del primo treno, entro il 2025 avremo 10 nuovi treni in servizio, che diventeranno 56 entro il 2025 e cento entro il 2027. La storia insegna: tra quando decidi di comprare un treno e quando il treno entra in servizio (gara, ricorsi, produzione, collaudi) passano 7-10 anni».

I lavori fatti finora e quelli ancora da fare stanno portando disagi, ma che benefici porteranno?

«Avremo una ferrovia diversa. Treni nuovi e segnalamento ferroviario nuovo, come l’alta velocità. Stiamo facendo un triplo salto mortale, dal medioevo al contemporaneo. Sembra un sogno».

 

Ha qualcosa da rimproverarsi o da rimproverare?

«Ho la coscienza a posto. Ho lavorato senza risparmiarmi . I dipendenti di Eav? È come se il Calcio Napoli stesse disputando nel 2024 il campionato con Careca e Maradona».

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