Matteo Morra sindaco di Marano: «Al lavoro per restituire fiducia e normalità»

«Avviamo il recupero di servizi basilare: acqua, strade e rifiuti»

Matteo Morra
Matteo Morra
di Ferdinando Bocchetti
Mercoledì 31 Maggio 2023, 07:33 - Ultimo agg. 12:49
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«I cittadini di Marano chiedono normalità. Nello specifico, il miglioramento dei servizi basilari: raccolta rifiuti, verde pubblico, strade, acqua. Cose normali, da qualche tempo divenute straordinarie per questo territorio, che dovrebbero funzionare a prescindere dalla guida politica».

Matteo Morra, 52 anni, funzionario regionale ed esponente di lungo corso del Pd, si insedierà il 7 giugno alla guida dell'ente reduce dal commissariamento per mafia. 

Sindaco, una vittoria al ballottaggio e con un margine, circa 1300 voti in più rispetto al candidato Michele Izzo, alquanto ampio.
«È stata un'esperienza entusiasmante.

I cittadini si sono pronunciati e ora inizia la vera sfida, la parte più difficile perché siamo consci dei grandi problemi che affliggono il territorio. Abbiamo incontrato migliaia di persone nel corso di queste settimane e ascoltato i loro problemi, le loro esigenze e le loro proposte. A tutti gli eletti e alle forze politiche della città chiedo di essere propositivi e costruttivi. Noi, dal canto nostro, ci impegneremo ogni singolo giorno per restituire dignità alla città. Ripeto: ripartiamo dalle cose normali, dai servizi essenziali. Nei primi cento giorni sicuramente lavoreremo su questo versante».

Sta per andare in archivio l'ennesima stagione commissariale. Tanti cittadini sono sfiduciati e il forte astensionismo ne è la prova. Qualcuno teme ulteriori scioglimenti per infiltrazioni mafiose.
«Su questo punto mi sento di poter rassicurare i cittadini: la maggioranza che mi sostiene è composta da persone perbene, persone animate da grande voglia di fare. Qualcuno, nel corso della campagna elettorale, ha insinuato fossimo la coalizione del cemento e dei costruttori. È stato insinuato pure che fossimo vicino ad ambienti borderline. Io mi guardo intorno, invece, e vedo accanto a me soltanto persone perbene e di buona volontà. Quanto all'astensionismo infine, è solo il frutto della sfiducia che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni e naturalmente della politica cittadina. Nostro obiettivo, nel corso della consiliatura, sarà quello di recuperare la fiducia delle persone nei confronti delle istituzioni».

Il Comune è in default e i problemi da risolvere sono annosi e difficili da risolvere: rete idrica, area Pip, mercato ortofrutticolo, differenziata, cimitero, stadio, beni confiscati. Cosa bolle in pentola?
«Sarò ripetitivo, ma serve innanzitutto un'iniezione di normalità. Interventi urgenti al manto stradale, alla rete e agli impianti idrici che i cittadini attendono da troppo tempo. Il mercato ortofrutticolo, chiuso ormai da anni, proveremo a delocalizzarlo nell'area Pip. Il polo industriale è un potenziale enorme per la città, anche se fino a oggi se ne è parlato quasi esclusivamente per le vicissitudini giudiziarie. C'è un contenzioso in atto tra il Comune e la società che anni fa si aggiudicò l'appalto. Valuteremo ogni aspetto, tecnico e giuridico, e ci muoveremo di conseguenza: il nostro obiettivo è dare serenità e certezze agli imprenditori che hanno investito. Con il varo del nuovo piano urbanistico, invece, cercheremo di potenziare i servizi per le zone periferiche, dove ormai risiedono decine di migliaia di persone. Anche per lo stadio comunale, anch'esso chiuso da troppo tempo, abbiamo le idee chiare: va rimesso in sesto e affidato ai privati».

Capitolo alleanze e squadra di governo.
«Due tecnici di comprovata esperienza occuperanno le caselle al bilancio e all'urbanistica. Per la giunta ho le idee piuttosto chiare, ma per i nomi è ancora presto. Con la sinistra più radicale, quella rappresentata da Stefania Fanelli, non è stato possibile allearsi in prima battuta. Faremo nostre, a ogni modo, le istanze provenienti da quel mondo e mi riferisco in particolare, ai temi delle politiche abitative e dei beni confiscati alla camorra».

Al ballottaggio ha incassato il sostegno di una importante esponente di Fratelli d'Italia.
«Teresa Giaccio ha spiegato le ragioni del suo endorsement. Con la nostra vittoria avremo un Consiglio comunale composto da persone con maggiore esperienza e competenze amministrative».  

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