Sant'Antonio Abate, si barrica in casa e minaccia di farla esplodere: i carabinieri evitano strage

Notte di paura, l’allarme di una donna. I militari irrompono e fermano l’uomo

La casa della notte di terrore a Sant'Antonio Abate
La casa della notte di terrore a Sant'Antonio Abate
di Dario Sautto
Venerdì 26 Aprile 2024, 23:35 - Ultimo agg. 27 Aprile, 07:25
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Comincia a urlare nel cuore della notte, poi imbraccia una bombola di gas e un accendino, minacciando di far saltare in aria l’intera palazzina con altre due famiglie all’interno, tra cui quattro minorenni. Terrore la scorsa notte a Sant’Antonio Abate, dove solo l’intervento dei carabinieri ha permesso di bloccare un 41enne che aveva già saturato l’aria del suo appartamento con il gas, rendendola irrespirabile e ad altissimo pericolo. «Sul momento non abbiamo pensato alle possibili conseguenze per noi, abbiamo realizzato che ci fosse un pericolo solo dopo qualche ora». I tre carabinieri eroi sono il vicebrigadiere Giovanni Tedesco e i due appuntati scelti Ciro Carotenuto e Michele Amarante, in servizio alla sezione radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia.

Nel corso della notte erano in giro per le strade dell’hinterland stabiese, per i soliti controlli di routine. Sono stati loro ad intervenire, dopo aver raccolto l’allarme arrivato alla centrale del 112. Una donna, terrorizzata, aveva raccontato che il vicino di casa era incontrollabile e aveva deciso di compiere un gesto estremo con una bombola di gas e un accendino. In pochi minuti, i carabinieri hanno raggiunto via Casa Barone. «Abbiamo cominciato a parlare con l’uomo, che però non sembrava cedere ed era intenzionato al peggio - racconta il vicebrigadiere Tedesco - ma per fortuna abbiamo notato che la porta di casa era aperta.

Allora, mentre continuavamo a parlare con lui dalle grate della finestra, lo abbiamo distratto con alcuni rumori e abbiamo fatto irruzione».

Attimi concitati, che hanno portato i carabinieri a pochi istanti da una possibile esplosione. Mentre uno dei militari è riuscito a disarmare il 41enne togliendogli l’accendino dalle mani, gli altri due hanno tolto la bombola e chiuso la manopola, portando tutto all’esterno. Con difficoltà, poi, è stato trascinato all’esterno e al sicuro anche il 41enne che, in attesa di un’ambulanza del 118, è stato immobilizzato. «Solo dopo abbiamo realizzato che poteva esserci un'esplosione potenzialmente pericolosa per una ventina di famiglie della zona» è il pensiero dei tre carabinieri.

Il 41enne, soccorso e sedato da personale del 118, è stato poi trasferito all’ospedale Maresca di Torre del Greco, dove è tuttora ricoverato: sta bene e non è in pericolo di vita, ma resterà in osservazione per alcuni giorni. In casa, i carabinieri hanno trovato decine di bottiglie vuote di bevande alcooliche e, visti i precedenti, sospettano fosse anche sotto effetto di stupefacenti la scorsa notte, quando ha tenuto in apprensione l’intero quartiere di Sant’Antonio Abate, barricandosi in casa e minacciando di far esplodere la palazzina con altre due famiglie all’interno. 

«Voglio esprimere, a nome mio e di tutta la cittadinanza, un ringraziamento ai carabinieri che la scorsa notte, mettendo in pericolo la propria incolumità, hanno effettuato un intervento rischioso ed evitato che potesse accadere qualcosa di irreparabile. Un plauso a loro - afferma la sindaca di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale - all’intera Compagnia di Castellammare di Stabia e alla Stazione di Sant’Antonio Abate, che - insieme alle altre Forze dell’Ordine - quotidianamente si impegnano per assicurare sicurezza e legalità sul nostro territorio».

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