«Napoli, se impari a guidare l'auto qui, poi puoi farlo ovunque»: il video impazza su TikTok

Il traffico di Napoli in un video pubblicato su TikTok da un utente brasiliano totalizza oltre 4 milioni di visualizzazioni

Il traffico di Napoli diventato virale sui social
Il traffico di Napoli diventato virale sui social
Mercoledì 1 Maggio 2024, 13:02
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Di stereotipi su Napoli ne esisono a decine, reali, divertenti, calunniosi, alcuni celano l'invidia verso la vita della città, altri ne celebrano la napoletanità, quell'attitudine tutta partenopea che fa della vita un'arte.

Nel momento in cui Napoli vive la sua prima vera stagione del turismo di massa, l'effetto di stupore che i turisti possono avere per alcuni modi di fare e alcuni fenomeni osservabili in giro per la città fa molto eco, sia grazie ai social e all'infinita moltitudine di utenti che si nutrono dei contenuti proposti, ma pesa anche l'unicità e l'originalità di questi modi di fare e di questi fenomeni.

@brasileirosnaitalia Naples 💙 #humor #pedro ♬ Pedro - Jaxomy & Agatino Romero & Raffaella Carrà

Tra questi vi è un video particolare su TikTok: dura dodici secondi, non una didascalia. Vengono ripresi due incroci del centro storico, il primo a piazza Cavour, all'altezza del Museo Archeologico, il secondo a via Medina, all'altezza della Questura. Ebbene il traffico intenso e la guida “spericolata” degli automobilisti hanno scatenato un'ondata di ilarità nei commenti, dove si leggono cose come «Chi ti ha insegnato a guidare? Napoli» oppure «Se hai imparato a guidare a Napoli, poi puoi farlo ovunque», il traffico paragonato a quello di città orientali, «Napoli sembra Mumbai» oppure «Napoli come Il Cairo.

Fino ad arrivare a commenti denigratori come «Non può essere Napoli, hanno tutti il casco».

Il video, pubblicato su TikTok da un utente brasiliano, è stato visto oltre 4 milioni di volte, in seguito rilanciato da altri utenti sulle altre piattaforme social come Facebook, Instagram, X, fino a raggiungere la viralità.

Può essere un buon momento, per le Istituzioni e i cittadini, per ripensare e riorganizzare la narrazione che si sta facendo della città, affinchè si possa dare una nuova immagine più fedele alla realtà: i social, democraticamente, possono promuovere e far arrivare a tutto il mondo questa narrazione, questa nuova identità di Napoli che ritorna al centro del Mediterraneo, al centro dell'incontro tra varie culture. Una città unica che dà alla modernità una sua peculiare forma e significato.

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