“Una luce d'amore”, gran gala di beneficenza per la Casa di Tonia

Tanti ospiti vip da Alfonso Signorini a Catello Maresca

Catello Maresca con Alfonso Signorini
Catello Maresca con Alfonso Signorini
di Emanuela Sorrentino
Lunedì 27 Novembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 28 Novembre, 10:23
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Imprenditori, personaggi del mondo dello spettacolo e professionisti insieme per “Una luce d'amore”, il charity event che si è svolto nell'accogliente Gold Tower Lifestyle Hotel. L'obiettivo era sostenere la comunità d'accoglienza “La casa di Tonia”, voluta nel 2010 dall'Arcivescovo emerito di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, in ricordo di Tonia Accardo, la giovane mamma di Torre del Greco che quindici anni fa decise di non curarsi per un raro tumore pur di portare a termine la gravidanza e dare alla luce la sua Sofia. 

 

Tra musica e buon cibo alla serata sono intervenuti tra gli altri Giovanni Morena, ex campione Napoli Basket, l'avvocato Marcello De Luca Tamajo, il magistrato Catello Maresca, la famiglia Percuoco proprietaria di Caffè Moreno, il direttore di Chi Alfonso Signorini e tanti volti noti del mondo dello spettacolo: invitati anche Samira Lui, Soleil Sorge, Cecilia Capriotti, Lorenzo Remotti, Valentina Modini, Riccardo Mandolini.

E ancora Massimo Borgnis, Paolo Gallone, Stefano Caruso, Gianpiero Quaranta, Emiliana Silvestri, Gennaro Tartaglione, Maurizio Vitale, Salvatore Saulino, Giancarlo Punzo, Leonardo Sansone, Ciro Giordano, Pasquale Ambrosio, Antonio Trani, Giuseppe Langella, Piero Lovisolo, Francesco Marigliano, Gianluigi Cimmino, Alessandra Positano, Giuliano Annigliato, Pasquale e Maria Annigliato, Stefano Uva, Carlo Pugliese, Sebastiano Giaquinto, Daniele Testa, Paolo Torino, Luigi Barone, Federica Russo, Umberto Denise, Emiliana Di Domenico, Franco Chiappetti e Giorgia Paudice, Ciro Luca Lotoro, Giuseppe Tufano. Durante l'evento si è parlato dei progetti per La Casa di Tonia, la comunità di accoglienza di tipo residenziale, che può ospitare 6 nuclei familiari (donne in attesa e madri con figli).

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La struttura è un luogo socio-educativo residenziale che accoglie donne di qualunque nazionalità, religione e provenienza sociale, che si trovano in condizioni di povertà. Ci sono Elena, Anna, Irene e tante altre donne con alle spalle un vissuto complicato. Elena, per esempio, racconta di vivere «in casa famiglia da quasi due anni, con i miei figli più piccoli. Un po' di tempo fa ho trovato il coraggio di denunciare il mio compagno che non mi trattava bene. In quel momento ho perso tutto. Ho avuto paura anche di perdere i miei figli. Ho chiesto aiuto ai servizi sociali, ora devo tanto alla casa famiglia che mi ha supportata nell'affrontare queste difficoltà». 

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