Il Napoli festeggia in grande stile allo stadio Maradona il suo terzo scudetto con una coreografia scintillante, un popolo in estasi e una vittoria contro una gagliarda Fiorentina firmata Osimhen (che sbaglia il primo rigore ma trasforma freddamente il secondo), in una giornata che chiarisce gran parte dei quesiti della corsa Champions. La Juve vince d'autorità la scontro al veleno con l'Atalanta grazie al talento di Iling e all'ira di Vlahovic, che si vendica dei cori razzisti che hanno costretto l'arbitro a interrompere nel finale la gara. Tra i bianconeri e la Champions c'è ora solo il responso della Corte d'Appello Federale.
CantaNapoli, dunque. E in città è di nuovo festa, dentro e fuori lo stadio, a Fuorigrotta e sul lungomare di Napoli o a piazza del Plebiscito, di nuovo piene e tutte colorate d'azzurro. Dopo 33 anni c'è solo da festeggiare.