Domenica In, mamma Daniela da Mara Venier: «Voglio una legge per Giogiò, ergastolo ai babykiller»

Il ragazzo ucciso in piazza Municipio lo sfogo amaro della madre dalla Venier

Mamma Daniela in tv: «Una legge per Giogiò, ergastolo ai babykiller»
Mamma Daniela in tv: «Una legge per Giogiò, ergastolo ai babykiller»
di Giuliana Covella
Domenica 17 Settembre 2023, 23:00 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:27
4 Minuti di Lettura

«Mi sento un po’ come una condottiera, che deve combattere una battaglia di tutti». Sono le parole pronunciate da Daniela Di Maggio - la madre di Giovanbattista Cutolo, ucciso a 24 anni da un 16enne lo scorso 31 agosto in piazza Municipio – durante la prima puntata di “Domenica in”, dove ha annunciato il corteo organizzato il 9 ottobre a Roma «che vedrà, mi auguro, la partecipazione di tutta la società civile per chiedere di cambiare le leggi e che il killer di Giogiò abbia l’ergastolo».

In una lunga intervista rilasciata a Mara Venier mamma Daniela ha ricordato i tanti momenti belli vissuti col figlio («insieme eravamo un ecosistema perfetto»), l’ultima volta che lo ha visto (poche ore prima che il ragazzo andasse al pub Frank Malone, dove lavorava per non gravare sulla famiglia), le raccomandazioni che gli faceva («gli ripetevo ogni giorno come un mantra di evitare risse e discussioni inutili per strada»), la passione per la musica (con un video in cui Giogiò suona il piano da piccolo con la figlia di Marco Zurzolo) e il giorno dei funerali («con oltre 6mila persone, proprio come un funerale di Stato»).

Poi l’attacco ai modelli sbagliati che danneggiano l’immagine di Napoli: «quei ragazzini che vanno in giro vestiti con collane d’oro e armi addosso non sono minorenni come quelli degli anni ’80, ma più simili a pagliacci. La vera Napoli è quella bella che rappresentava mio figlio, non quella volgare, ignorante, che non sa parlare. Chi spara a 16 anni non è un ragazzino, ma un killer al soldo dei clan». La Di Maggio ha annunciato inoltre che oggi incontrerà il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. «Giogiò è diventato un po’ il figlio di tutti», dice Mara Venier mentre le immagini del giovane musicista ucciso a Napoli scorrono sullo schermo. Accanto alla conduttrice c’è mamma Daniela, che si commuove prima di iniziare a parlare del figlio. «Anche per gli amici – ricorda – c’era sempre, per loro era come un farmaco salvavita. Lo amavano tutti, come dimostra la presenza di tutte quelle persone ai suoi funerali, dove c’erano la gente comune, le istituzioni, le associazioni, i familiari e soprattutto gli amici e i compagni dell’orchestra». Seduta su una poltrona Daniela stringe tra le mani la cravatta e il papillon, che il giovane indossava quando suonava il suo corno. Ma nonostante il dolore si dice pronta a proseguire la sua battaglia: «Dobbiamo combattere tutti perché ciò che è accaduto è un’ingiustizia inaccettabile». La donna ricorda la legge che risale al 1988: «Voglio che si cambi e porti il nome di Giovanbattista Cutolo, al quale mi auguro diano la medaglia d’oro al valor civile». 

Video

Il prossimo 9 ottobre Daniela scenderà per le strade della capitale per chiedere giustizia per la morte del figlio e invocare una riforma normativa per i reati gravi commessi da minori. «Mi metterò col sacco a pelo fuori alla sede del Csm – dice – finché non cambieranno le leggi, perché non è possibile che un ragazzo di 16 anni sia giudicato come un bambino. Non sono ragazzini quelli che girano con una pistola, ma manovalanza della camorra. Non deve più accadere che il brutto di questa città uccida il bello». La condanna è contro quei modelli negativi che continuano a far passare un messaggio sbagliato: «Le pistole, le collane d’oro, la musica con contenuti violenti». Mentre si deve piuttosto esaltare «la Napoli perbene, quella dell’arte, della cultura. Non quella brutta, che non ci appartiene con tutte le sue volgarità». A chiudere i giovani musicisti della Nuova Orchestra Scarlatti diretti dal maestro Gaetano Russo, che hanno suonato una sinfonia di Beethoven in omaggio a Giogiò. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA