Ospedale del Mare a Napoli, accessi record; i medici: «Così più errori»

Pronto soccorso in affanno, gli operatori: troppo stress

Ciro Verdoliva
Ciro Verdoliva
di Melina Chiapparino
Venerdì 8 Marzo 2024, 09:57
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Pronto soccorso e reparti di emergenza al collasso. È il grido di protesta dei medici e degli infermieri all'Ospedale del Mare, ora sul piede di guerra con un documento del comparto sindacale che denuncia rischi e criticità. I sanitari puntano il dito contro il disagio lavorativo causato da condizioni «indecorose» come il costante sovraffollamento dei reparti e la carenza di personale, sottolineando la possibilità di «rischio di infortuni» o peggio «di errori nelle procedure e anche di scarsa erogazione assistenziale». In pratica, a pagare le conseguenze delle problematiche rilevate dai sindacalisti potrebbero essere i pazienti, oltre che i professionisti oberati dalla mole di lavoro.

In cima alla lista dei problemi segnalati dalla rete sindacale di Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing Up c'è la carenza di personale, di postazioni sufficienti all'accoglienza degli ammalati e di "spazio fisico per poter svolgere le attività di pronto soccorso e contemporaneamente di reparto".

Questo aspetto riguarda, in particolare, l'organizzazione degli ambienti che nell'area della degenza breve «sono passati dai 16 posti letto iniziali, agli attuali 20 accogliendo pazienti di diverse unità operative, molti dei quali allettati e totalmente o parzialmente dipendenti, quindi non autonomi» si legge nel documento che rileva, in questo reparto, la «totale assenza di operatori socio sanitari».

 

Queste carenze, di fatto, ricadono su medici e infermieri costretti a confrontarsi con situazioni ancora più complicate quando «non sono disponibili barelle né sedie per poter assistere ed accogliere gli utenti bisognevoli di cura». Non solo. L'aggiunta dei posti letto, utilizzati per la degenza breve, «interessa l'area del pronto soccorso destinata ad accogliere i pazienti sospetti da porre in isolamento».

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Il sovraffollamento non riguarda «eventi straordinari come ad esempio picchi influenzali stagionali» che vengono ricollegati alla causa dell'overbooking di ammalati ma, in qualche modo, è considerato uno degli effetti «del disagio lavorativo» provocato dalle carenze denunciate. «Il pronto soccorso è stabilmente al collasso con un overbooking insostenibile» scrivono i lavoratori specificando le «loro ripetute rimostranze» e segnalazioni per le quali, ora, chiedono un «incontro urgente per stabilire misure organizzative a garanzia di una migliore assistenza da erogare ai pazienti e una maggiore tutela delle condizioni lavorative del personale». Nel documento che riguarda esclusivamente il pronto soccorso e le aree di Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza, i professionisti sottolineano anche che l'assistenza garantita è frutto «dell'abilità e dell'impegno con i quali medici e infermieri sono sempre riusciti a soddisfare tutte le esigenze terapeutiche ed assistenziali con spirito di responsabilità nei confronti dei pazienti in primis».

Le aree dell'emergenza sono considerate fondamentali per la direzione strategica dell'Asl Napoli 1 Centro che ha accolto il documento sindacale, manifestando l'intenzione di «convocare una riunione plenaria con tutte le associazioni di categoria in tempi brevi». «La premessa è il ringraziamento a tutti i lavoratori delle aree dell'emergenza aziendale che danno l'anima per far funzionare i reparti» ha spiegato Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl napoletana che convocherà tutti i sindacati accogliendo la loro richiesta d'urgenza. «Mi avrebbe fatto piacere un accenno sulle misure organizzative proposte dai sindacati, le difficoltà dei turni e delle coperture del personale sono una nostra priorità - ha concluso il manager - siamo pronti ad accogliere misure che siano concretamente attuabili».

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