La Festa della Montagna a Somma Vesuviana: un successo nonostante la pioggia

La pioggia non ha fermato il pellegrinaggio al Santuario mariano di Santa Maria delle Grazie a Castello

Nemmeno la pioggia ferma la Festa della Montagna
Nemmeno la pioggia ferma la Festa della Montagna
Domenica 5 Maggio 2024, 20:00
3 Minuti di Lettura

S'è conclusa la Festa della Montagna, a Somma Vesuviana, nel Napoletano. La pioggia non ha fermato la tradizione e non ha fermato il pellegrinaggio al Santuario mariano di Santa Maria delle Grazie a Castello. Quest’anno la Festa della Montagna, ha avuto inizio il  6 Aprile e si è conclusa con l’omaggio delle paranze di canto popolare alla Madonna e la salita alla cima del Monte Somma, dalla cui cima si gode di un panorama meraviglioso. «Come amministrazione comunale abbiamo messo a disposizione la navetta bus che ogni 30 minuti e per tutto il giorno ha collegato il centro di Somma Vesuviana con la zona alta, in Montagna. Abbiamo inoltre provveduto alla pulizia delle aree verdi. Tutto nasce dall’eruzione del 1631! Una grande storia. Dalla cima del Monte Somma, lo scenario unico su tutto il Vesuvio, Penisola Sorrentina, Golfo di Napoli, fanno da sfondo a canti popolari, balli di tradizione», afferma il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore di Sarno

«Nel 1631 un’eruzione potente del Vesuvio distrusse parte del paese di Somma Vesuviana e anche la cappella dove era la statua della Madonna di Castello – spiega l’assessore agli Eventi del Comune di Somma Vesuviana Rosalinda Perna – Tutta la popolazione avviò una ricerca capillare, anche notturna con l’accensione di torce, al fine di ritrovare la statua della quale venne riportata alla luce la testa.

Il Sabato dopo Pasqua la testa della Madonna venne riposizionata e da allora ha avuto inizio una delle più belle tradizioni popolari del territorio. Oggi la Madonna di Castello è nel Santuario Mariano di Santa Maria delle Grazie, in località Castello, sul Monte Somma. La tradizione è accompagnata anche dal canto che ha radici antiche e forse millenarie antecedenti all’epoca cristiana, ma che nel tempo ha sempre più raccontato il territorio, la devozione mariana, la prosperità, il patrimonio agricolo. Ogni anno, il primo Sabato dopo Pasqua è Sabato dei Fuochi e la Festa denominata anche come Festa della Montagna, termina il 3 maggio. Una tradizione secolare in ricordo di quanto accadde, di sera, in più punti, vengono accesi anche dei falò, mentre le paranze di ritorno dal Ciglio del Monte Somma, fanno luce nel buio con numerose torce, a ricordo di quanto accadde nel 1631. In questi giorni abbiamo avuto le paranze di Brusciano, Pomigliano, Marigliano. La Festa si è conclusa a tarda sera, quasi notte, con la consegna della perteca alla donna amata con serenata al balcone, numerose tammorre, balli e canti antichi per augurare salute, benessere e amore. Possiamo dire che questa Festa è anche un messaggio d’amore alla donna». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA