Grano cotto, un segreto che si tramanda da tre generazioni

Da un piccolo laboratorio di Camposano all’eccellenza di un grande marchio

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con HONEY GROUP
Martedì 26 Marzo 2024, 15:15 - Ultimo agg. : 31 Marzo, 00:05 | 4 Minuti di Lettura

II segreto del buon cibo sta nella qualità degli ingredienti, i quali a Ioro volta devono avere un’origine genuina. Camposano è stato riconosciuto quale uno dei comuni più ecologici d’ItaIia, attestato che anche la probabile origine del toponimo (luogo di rifugio per i profughi nolani durante la Seconda Guerra Punica, nel quale si poteva finalmente vivere bene) ha sempre sottinteso.

La bottega di Camposano
E proprio a Camposano, neII’ormai Iontano 1965, Felice Miele decise di mettere in pratica un’idea che maturava da tempo. Da appassionato di dolci, ed in particolare della Pastiera Napoletana, decise di aprire un piccolo laboratorio artigianale assieme alla moglie Carolina. L’idea era quella di agevolare il Iavoro delle massaie per la preparazione del dolce tipico del periodo di Pasqua, perché la cottura del grano portava via molto tempo, dalle tre alle quattro ore. E qui arriva l’idea: Felice cuoce il grano, Io fa trovare già pronto a chi ne ha bisogno. Nasce così il Grano Cotto Miele per la pastiera napoletana, oggi prodotto d’ecceIIenza assoluta diffuso su tutto il territorio nazionale.

Sua Maestà la Pastiera
Era il XVI secolo quando suor Camilla, Del Convento di San Gregorio Armeno in Napoli, elaborò la ricetta originale della pastiera attingendo, forse inconsapevolmente, da fonti storiche e mitologiche.

Preparò un dolce che sapesse associare il simbolismo cristianizzato di ingredienti come le uova, la ricotta e il grano, associandovi le spezie provenienti daII'Asia e il profumo dei fiori d'arancio del giardino conventuale. Persino Maria Teresa D'Austria, “la Regina che non ride mai”, consorte di Ferdinando II di Borbone, si lasciò sfuggire un sorriso dopo un morso alla pastiera. Da allora, in tanti hanno sorriso assaggiandola, e tantissime pastiere hanno avuto il Grano Cotto Miele quale ingrediente principale.

Dalla bottega all'azienda
Perché dalla piccola bottega artigianale di Camposano, ne sono cambiate di cose. Oggi Io stabilimento dell’azienda si estende su un’area di circa 10miIa metri quadrati, di cui 5700 coperti: impianti produttivi di ultimissima generazione, controllo di qualità continuo in tutte le fasi della lavorazione. Tutto ciò al fine di consegnare un prodotto finale lavorato nel modo migliore, che non interrompa il legame con le origini. Perché l’azienda Miele mantiene ancora inalterato il rapporto con la tradizione.

Nonna Carolina, infatti, è ancora sul ponte di comando a 87 anni, affiancata dalla nipote Carolina che nel frattempo ne ha rilevato tutti i segreti produttivi seguendo con scrupolo e cura i consigli. Nonna Carolina però è una presenza costante durante la preparazione del prodotto, per essere sicura che la ricetta non venga modificata. Passano i decenni, ma le modalità di preparazione del prodotto non cambiano. Tre generazioni, la quantità aumenta ma la qualità non ne risente, è questa la ricetta vincente.

 

Lo sviluppo del gruppo
Negli anni l'azienda ha inserito altre linee produttive per essere sempre vicina alle esigenze dei consumatori. Tra queste l'ultima nata e quella dei legumi "SCOTTATI A VAPORE" una produzione effettuata con una tecnica che ha il pregio di mantenere inalterate le proprietà organolettiche del prodotto, utilizzando sia un minor consumo di acqua che di energia. Tra l'altro in linee con un consumo sempre più green l'azienda si è dotata di pannelli fotovoltaici che ha installato su tutto il perimetro dell'opificio. Da tale fonte deriva più del 70% dell'energia utilizzata per la produzione. Da sempre favorevole al consumo di prodotti Made in Italy, ha immessosul mercato una linea definita “ECCELLENTI SELEZIONI"”, composta da una gamma di prodotti tipici di alcune regioni italiane. A completare il tutto, fedele al consumatore sempre più verso prodotti salutistici, ha aggiunto una linea di “Legumi Bio Italia” Senza dimenticare le confetture, gli sciroppi, la frutta.

Ci siamo accorti da una attenta visione che i prodotti dell'azienda sono immessi sul mercato tutti in vasi di vetro, e abbiamo chiesto il perché alla nipote Carolina, che ci ha dato questa esaustiva risposta:

“L'azienda nasce producendo il Grano Cotto nel tradizionale Vasetto in vetro da g. 580. Il successo ottenuto ci ha spinto a voler considerare il vetro come unico contenitore per la presentazione dei nostri prodotti. Siamo così rimasti fedeli alla tradizione, ma nel contempo possiamo sostenere che il vetro è trasparente e come tale è cristallino e non dice bugie. Essere trasparenti è un dovere morale ed un ringraziamento indiretto verso i tanti consumatori che ogni giorno nel loro carrello preferiscono i nostri prodotti.”