«Non redige le sentenze»: il «giudice poeta» originario di Piano di Sorrento segnalato al Ministero della Giustizia

Anche una perizia per il magistrato sorrentino

Un magistrato nella bufera
Un magistrato nella bufera
Martedì 22 Agosto 2023, 14:44
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«Impregiudicata ogni decisione che verrà adottata dagli organi competenti nel rispetto delle garanzie difensive, si fa presente che da oltre un anno, i vertici degli Uffici umbri giudiziari hanno di propria iniziativa più volte segnalato, anche alle autorità competenti ad esercitare l'azione disciplinare sui magistrati, cioè il Ministero di Giustizia e la Procura Generale di Cassazione, i ritardi nelle decisioni giudiziali, apparentemente privi di giustificazione, accumulatisi presso il locale Tribunale di Sorveglianza a seguito della condotta di un suo componente»: è quanto si legge in una nota della Corte d'Appello di Perugia e Procura Generale della Repubblica di Perugia, «con riferimento alle notizie di stampa apparse in questi giorni relativamente ai 'ritardi del giudice poeta', in servizio presso questo distretto umbro».

«Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza - prosegue la nota - ha, tra l'altro, adottato nel corso di questi mesi dei piani di redistribuzione del carico di lavoro su altri colleghi dell'Ufficio, al fine di limitare il più possibile il disservizio. Questi provvedimenti hanno avuto il parere positivo del Consiglio giudiziario di Perugia, di cui fanno parte il Presidente della Corte d'Appello ed il Procuratore generale». Secondo quanto scritto da vari quotidiani, il giudice Ernesto Anastasio, 54 anni e originario di Piano di Sorrento, è stato chiamato a rispondere davanti al Csm del numero record di sentenze e provvedimenti mai redatti o depositati, diverse centinaia da quando è stato trasferito dalla Campania al Tribunale di sorveglianza di Perugia.

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La Procura generale della Cassazione accusa il giudice di gravi violazioni ai «doveri di diligenza e laboriosità», che potrebbero comportare l'immediata sospensione dalle funzioni. Nei mesi scorsi è stata disposta anche una perizia, affidata al docente di Psicopatologia forense Stefano Ferracuti, per accertare eventuali patologie.

Secondo il perito, riportano alcuni organi di stampa, Anastasio «appare consapevole del problema, ma allo stesso tempo non è in grado di opporsi a questa spinta interna. Si trova a fare un lavoro che non genera in lui alcuna soddisfazione essendo tutti i suoi interessi orientati in altri campi, letterari e poetici».

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