Gare clandestine a Castelfranco Veneto come in "Fast and Furious", baby piloti incastrati dai video sui social: uno è neopatentato

Identificati un 23enne di origini albanesi ed un 20enne italiano neopatentato

Gare clandestine a Castelfranco Veneto come in "Fast and Furious": baby piloti incastrati dai video sui social
Gare clandestine a Castelfranco Veneto come in "Fast and Furious": baby piloti incastrati dai video sui social
Venerdì 3 Maggio 2024, 08:06 - Ultimo agg. 4 Maggio, 07:00
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Sono un 23enne di origini albanesi ed un 20enne italiano, neopatentato, i protagonisti della gara di velocità fra auto di grossa cilindrata, improvvisata in piena notte, su strada, nella zona di Castelfranco Veneto (Treviso) e finita poi sui social.

A condurre gli investigatori all'identificazione dei presunti responsabili sarebbe stato un video diffuso su una piattaforma social da varie persone che hanno assistito alla «sfida». Sull'evento la Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo. 

La gara a Castelfranco Veneto come in Fast and Furious 

I fatti risalgono al 7 aprile scorso. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Treviso, hanno consentito di accertare che verso le 2.30 di quel giorno, in via Brioni di San Vito di Altivole, i due giovani si sono sfidati alla guida delle proprie auto, un’Audi ed una Volkswagen, improvvisando una gara, con tanto di 'starter', che si è sviluppata per diverse centinaia di metri, interessando entrambi i sensi di marcia di un tratto in curva della strada.

Numerosi i giovani assiepati a bordo strada, 'spettatori' appassionati delle rischiosissime e sconsiderate manovre, alcuni dei quali hanno registrato un video della gara postato su canali social e poi scovato dagli investigatori dell’Arma, 'in pattuglia' sul web. L’analisi dei filmati e le escussioni testimoniali hanno permesso di identificare i presunti conduttori dei mezzi che sono stati quindi denunciati per la violazione dell’Art. 9 ter del Codice della Strada (divieto di gareggiare in velocità con veicolo a motore). Oltre all’Autorità giudiziaria, le condotte dei due saranno poste anche al vaglio della Prefettura di Treviso, con proposta di sospensione della patente di guida.

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