LA POLITICA

Meloni al Consiglio europeo: «Rischio 9.000 arrivi dalla Tunisia». In corso l'incontro con Macron

La premier Giorgia Meloni è arrivata ieri sera a Bruxelles per partecipare al vertice dei 27 di oggi e domani

Meloni al Consiglio europeo: «Rischio 9.000 arrivi dalla Tunisia». In corso l'incontro con Macron
Meloni al Consiglio europeo: «Rischio 9.000 arrivi dalla Tunisia». In corso l'incontro con Macron
Giovedì 23 Marzo 2023, 11:32 - Ultimo agg. 24 Marzo, 01:57

Ue: in corso bilaterale Meloni-Macron

È in corso a Bruxelles, al termine della prima giornata di lavori del Consiglio europeo, un incontro bilaterale tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

MIgranti, Meloni avverte Ue: rischio 9mila arrivi da Tunisia

Durante il suo intervento al Consiglio Europeo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato un «grave avvertimento» ai colleghi capi di Stato e di governo sui rischi che si corrono se la situazione in Tunisia dovesse peggiorare. C'è il rischio, ha ammonito, che arrivino «900mila» persone che l'Italia non è in grado di «accogliere». Lo apprende l'Adnkronos da una fonte Ue. La premier è apparsa «molto preoccupata» e ha spinto perché venga approvato il prestito del Fondo Monetario Internazionale per Tunisi, ben consapevole dei rischi che si corrono se la situazione dovesse precipitare anche in Tunisia, oltre alla Libia che dal 2011 è diventata un vero problema per l'Italia. La premier ha anche parlato, durante il vertice, del naufragio avvenuto al largo di Steccato di Cutro, nel Crotonese.

Rutte: «Su migranti attuare Dublino e rafforzare frontiere»

«Anche la migrazione è all'ordine del giorno. Per avere un maggiore controllo sul grande afflusso di migranti in Europa, i Paesi Bassi ritengono essenziale attuare rapidamente gli accordi presi a febbraio, ad esempio per quanto riguarda il regolamento di Dublino, e il rafforzamento delle nostre frontiere esterne». Lo ha detto il premier olandese Mark Rutte su Twitter.

 

Ue: «Chiarimenti solo su E-Fuels, non riapriamo testo»

«Stiamo parlando all'interno del quadro dell'accordo, non stiamo allargando il quadro. L'accordo prevede un passaggio sugli e-fuels, tutto ciò che stiamo facendo è essere più espliciti sul significato di questo passaggio. Qualsiasi altra cosa aprirebbe l'intero accordo, non è quello che stiamo facendo». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, a margine del pre-summit dei socialisti Ue a Bruxelles, parlando delle trattative in corso con Berlino per la ratifica dell'accordo sullo stop ai motori termici nel 2035. Sull'intesa «c'è già una maggioranza al Parlamento e al Consiglio Ue», ha evidenziato.

Scholz: «Su auto c'è già consenso in Ue»

«C'è già consenso» in Ue sul fatto di consentire l'utilizzo delle auto con motore a combustione interna dopo il 2035 utilizzando gli e-fuels. «Ora è davvero solo una questione di trovare il modo giusto in maniera pragmatica per attuare questa promessa che la Commissione ha fatto molto tempo fa». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. L'idea, ha affermato, è che «dovrebbe esserci un regolamento proposto dalla Commissione europea per garantire che dopo il 2035 i veicoli che possono essere utilizzati esclusivamente con e-fuel possano continuare ad essere registrati».

Schlein: «Governo fa all'Ue domande sbagliate su migranti»

«Io dico al governo italiano che celebra la grande attenzione che ottiene» sulla migrazione «in questa sede che quella non è la strada giusta, perché fa le domande sbagliate all'Ue».

Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del pre-vertice dei Socialisti europei a Bruxelles. Il governo, ha sottolineato Schelin, dovrebbe «invece chiedere una maggiore condivisione delle responsabilità sull'accoglienza, superando il regolamento di Dublino e ottenendo una missione europea di ricerca e soccorso in mare perché dove non arrivano purtroppo le motovedette della Guardia Costiera e le Ong vediamo ancora tragedie».

 

Meloni: «Sì obiettivi comuni ma Ue non decida tecnologie green»

Sul Fit for 55 la posizione che «ribadiremo è che fermo restando gli obiettivi della transizione che condividiamo, noi non riteniamo che l'Ue debba occuparsi di stabilire quali siano le tecnologie per arrivare agli obiettivi». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. «La nostra mi pare una tesi di assoluto buonsenso e quindi confidiamo che possa passare, anche per quel che riguarda i biocarburanti», ha aggiunto.

Meloni: «In contatto con Macron per un possibile incontro»

«Sono in contatto con Emmanuel Macron per un possibile incontro». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo aggiungendo che, tra i bilaterali, vedrà il premier polacco Mateusz Morawiecki e il greco Kyriakos Mitsotakis.

Meloni: «Sul Patto di Stabilità Ue impari dai suoi errori»

Sul Patto di Stabilità «ci sono visioni sempre abbastanza differenti ma io penso che l'Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. «Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, serve una governance più attenta alla crescita», ha aggiunto.

Meloni: «Posizioni Lega su Ucraina non mi preoccupano»

«No francamente non mi preoccupano. Al di là delle posizioni espresse per lavorare su una posizione alla quale tutti lavoriamo, ovvero la fine del conflitto, ho detto come la penso: non c'è nell'attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles e rispondendo ad una domanda sulle posizione della Lega sull'Ucraina.

 

Meloni: «Su migranti mi aspetto passi in avanti»

Sui migranti «mi aspetto passi in avanti. Posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di precedere spedita». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles.

La premier Giorgia Meloni è arrivata ieri sera a Bruxelles per partecipare al vertice dei 27 di oggi e domani. Il Consiglio europeo sarà dedicato a vari temi, dall'Ucraina alla situazione economica, mentre non sarà affrontato quello dei migranti. Ieri lo sfogo della premier alla Camera, che ha definito «una calunnia» le accuse delle opposizioni sui mancati soccorsi. In serata a Bruxelles consultazioni sulla bozza di conclusioni in cui appare un 'fondo di sovranità europeò da istituire entro l'estate «per sostenere gli investimenti nei settori strategici». A Bruxelles c'è anche la segretaria del Pd Elly Schlein, per la prima volta a confronto con i socialisti europei.

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