Sbarro Health Research Organization, la ricerca unisce Napoli agli Stati Uniti: raccolti oltre 50 milioni di dollari

L'Istituto guidato dall'oncologo Giordano con il vice Arra organizzerà un evento di beneficenza a Vico Equense a giugno

Da sinistra Antonio Giordano, Antonio Graziano e Giancarlo Arra
Da sinistra Antonio Giordano, Antonio Graziano e Giancarlo Arra
di Antonio Vastarelli
Venerdì 26 Aprile 2024, 09:58 - Ultimo agg. 11:30
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La recente scoperta della proteina che se colpita causa il cancro, fino ai test che pronosticano il futuro e la salute degli atleti, fine carriera per infortuni compresa, così come le ricerche sull'alimentazione che allunga la vita. Sono alcune delle sperimentazioni in cui è impegnato Shro, Sbarro Health Research Organization, l'istituto internazionale di ricerche di Philadelphia, presieduto dall'oncologo Antonio Giordano e dal vicepresidente Giancarlo Arra con un cda di eccellenze in Italia che unisce il mondo accademico a quello imprenditoriale. Ci sono nomi come Massimo Petrone (Petrone group), Antonio Giacomini ceo di Innovaway, Giuseppe Petrella, docente di oncologia, Antonio Graziano e Riccardo d'Aquino, soci di Rigenera Hbw. Negli ultimi 10 anni l'Istituto ha investito in ricerca più di 50 milioni di dollari.

Una realtà giovane e che scommette sul futuro: ad oggi ha più di 30 tecnologie applicate al mondo dell'oncologia molti di questi già farmaci oncologici e dà la possibilità ogni anno a giovani ricercatori di intraprendere le proprie ricerche e di approfondire gli studi presso il centro.

Fino ad oggi sono stati più di 500, l'80 per cento dei quali ora occupa posti di successo nel mondo pharma e biotech. La Shro ha un organigramma con più di 30 giovani e destina il 100% del raccolto alla ricerca. Grazie al team della Shro nel corso degli anni sono state brevettate più di 60 tecnologie che sono la base di molte cure oncologiche. Sono in corso altre sperimentazioni. 

Tra le recenti scoperte la proteina guardiana del genoma Cyclin Dependent Kinase 9 (Cdk9). Normalmente è coinvolta nel meccanismo di oncosoppressione, cioè serve a riparare i danni subiti dal Dna. Ma se risulta danneggiata dà campo libero alla formazione di tumori. La Cdk9 ha un ruolo fondamentale, scoperto nel 1994, per arginare l'insorgenza e la proliferazione dei tumori. Oggi si scopre qualcosa in più (e dimostra come la ricerca sul cancro abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni). La proteina diventa un nuovo bersaglio di terapie contro i tumori. Vuol dire che si amplia lo spettro delle cure. Un settore della Sbarro è dedicato alla parte rigenerativa dove, con il progetto sport genomic, sono arrivati a sviluppare un test che uscirà sul mercato e che consentirà di capire attraverso il nostro Dna a quali patologie siamo soggetti e quindi potenzialmente prevenirle. Sono stati i primi al mondo ad applicare la virtual reality sui pazienti oncologici e hanno creato un network internazionale che funge da ponte tra l'America e l'Italia con un coordinamento con le università di Siena, Palermo, Messina e il Crom di Mercogliano in collaborazione con l'Istituto tumori di Napoli Pascale. Tra le frontiere esplorate anche l'apertura di un hub a Candolo in Piemonte dove è sorto il polo tecnologico piemontese che non solo ha laboratori di ricerca all'avanguardia ma metterà insieme pharma, biotech ed IT.

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A giugno a Vico Equense ci sarà un'importante raccolta fondi con un evento che riunirà il gotha della scienza e dell'imprenditoria per consentire a giovani italiani di sperimentare negli Usa sostenuti da una borsa di studio. «L'investimento nella ricerca scientifica rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo e il progresso della società. Attraverso la ricerca scientifica si possono ottenere nuove conoscenze, innovazioni e soluzioni ai problemi che affliggono l'umanità. Il nostro centro di ricerca, lo Sbarro Health Research Organization, si distingue per la sua grande operatività e per l'investimento sui giovani ricercatori. I giovani sono il motore trainante della ricerca scientifica, portando idee fresche, creatività e innovazione», dice il presidente Giordano. «L'anno scorso abbiamo raccolto 200mila euro ai quali Shro ne ha aggiunti altri 200 ed abbiamo dato l'occasione a giovani neolaureati di poter venire a costo zero negli Stati Uniti per potersi formare da noi», commenta il vicepresidente Arra.

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