La scienza muove un nuovo passo in avanti - molto importante - nella sperimentazione. Gli scienziati hanno ottenuto embrioni umani sintetici utilizzando cellule staminali in un progresso rivoluzionario che elude la necessità di ovuli o spermatozoi. Lo riporta un'esclusiva del Guardian che riprende l'annuncio della biologa Magdalena Żernicka-Goetz, dell'Università di Cambridge e del California Institute of Technology, intervenuta ieri all'incontro annuale dell'International Society for Stem Cell Research a Boston. «Possiamo creare modelli simili a embrioni umani riprogrammando le cellule (staminali embrionali)», ha detto la ricercatrice all'incontro.
After building embryoids for 10 years, we succeeded in generating structures with brains, hearts, neural tubes, somites with a yolk sac. Both original submissions using two different approaches are on BioRxiv, to be published soon. https://t.co/p1ZL2C3UPH
— Magdalena Zernicka-Goetz 🇺🇦 (@ZernickaGoetz) August 2, 2022
Le strutture ottenute dalle cellule staminali, scrive il quotidiano britannico, non hanno un cuore pulsante o l'inizio di un cervello, ma includono cellule che normalmente andrebbero a formare la placenta, il sacco vitellino e l'embrione stesso.
I dettagli completi dell'ultimo lavoro, del laboratorio Cambridge-Caltech devono ancora essere pubblicati su una rivista scientifica.
Absolutely! Martin made a huge contribution to Stem Cell Reports! Wonderful journal!! https://t.co/JkYkdE2WDy
— Magdalena Zernicka-Goetz 🇺🇦 (@ZernickaGoetz) June 14, 2023
Ma, parlando alla conferenza, Żernicka-Goetz ha descritto la coltivazione degli embrioni a uno stadio appena superiore all'equivalente di 14 giorni di sviluppo per un embrione naturale.
10 years of stem cell advances
Read the Anniversary Issue of @stemcellreports—official journal of the International Society for Stem Cell Research (@ISSCR)@martinperaJAX https://t.co/IBZkUYpEiV pic.twitter.com/H4ZL5w4APH— Cell Press (@CellPressNews) June 13, 2023
Gli scienziati affermano che questi embrioni modello, aggiunge il Guardian, potrebbero fornire una finestra cruciale per studiare sia le malattie genetiche, sia le cause biologiche degli aborti ricorrenti.
Dalla diagnosi di infertilità alle nuove tecniche nel campo della fecondazione assistita
Tuttavia, rileva ancora il quotidiano britannico, il lavoro solleva anche seri problemi etici, legali e legislativi.