Salerno, addio a don Nicola Bari: la carità contro droga e disagi

Responsabile e assistente spirituale de La Tenda, oggi i funerali a San Giorgio

Don Nicola Bari
Don Nicola Bari
di Giuseppe Pecorelli
Sabato 18 Maggio 2024, 04:20 - Ultimo agg. 08:12
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La Salerno della solidarietà e dell’attenzione agli altri, soprattutto a chi attraversa un tempo difficile, perde un faro, un uomo che ha fatto della carità l’espressione pura della propria fede.

Si è spento ieri pomeriggio, a 71 anni, all’ospedale Fucito di Mercato San Severino, don Nicola Bari che, dal 1986 e fino alla fine, è stato responsabile e assistente spirituale del Centro di solidarietà “La Tenda” dopo aver raccolto il testimone dal fondatore, un altro sacerdote rimasto nella storia della città, don Giovanni Pirone.

Il Centro, aperto nel 1979, aveva cominciato ad accogliere i primi ragazzi con problemi di tossicodipendenza nel 1984, ma sarà proprio con don Nicola a rendere capillare la sua presenza sul territorio: alla prima struttura d’accoglienza, a Mercato San Severino, se ne aggiungerà una seconda e poi una comunità residenziale, sempre nello stesso comune.

Nel 1988 il sacerdote promosse l’apertura di diversi centri d’ascolto in vari comuni della provincia di Salerno, ma è soprattutto il metodo che, nel tempo, s’arricchva diventando più funzionale al recupero e al reinserimento dei giovani accolti: si aprivano le porte alle cittadinanze esortando tutti a sentire la responsabilità di contribuire all’opera e, nello stesso tempo, si cercava il coinvolgimento delle famiglie nel cammino di riscatto personale.

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Diventavano comuni espressioni come “terapia familiare”, “mediazione familiare”, “animazione territoriale”. All’inizio del 2000 la svolta: si passa dalla cura di chi è dipendente dalla droga all’opera di recupero di detenuti tossicodipendenti, di alcoldipendenti e ludopatici, dall’assistenza ai minori nella prevenzione e nel recupero del disagio fisico, psicologico e sociale all’accoglienza di immigrati e persone senza fissa dimora. Per tutti don Nicola è stato un padre, il pastore che non avanzava davanti al gregge, ma se ne stava dietro con chi faticava a camminare. Lo è stato per 38 anni. «Ha restituito la vita a migliaia di giovani ed alle loro famiglie», il cordoglio del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. La camera ardente è stata allestita all’ospedale Fucito. I funerali si celebreranno alle 14.45 di oggi nella chiesa di San Biagio in Lanzara di Castel San Giorgio.

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